Cronache

Ravenna, 80enne abusava della bimba: sconto di pena in appello

La Corte d'Appello ha riconosciuto le attenuanti generiche, riducendo di tre anni la pena, ad un anziano che avrebbe abusato la nipotina della donna di cui era compagno all'epoca dei fatti

Ravenna, 80enne abusava della bimba: sconto di pena in appello

Gli abusi sessuali sarebbero cominciati quando la bambina aveva sei anni. Il compagno della nonna, oggi ottantenne, l'avrebbe violentata secondo l'accusa per altri cinque o sei. La storia raccontata dal Resto del Carlino arriva da Ravenna.

La Corte d'Appello ha ridotto a sei anni e mezzo la condanna di nove anni ricevuta in primo grado dall'anziano, in considerazione delle attenuanti generiche. Le indagini del pm ravennate Cristina D’Aniello sono partite nel 2015 quando durante un ricovero della ragazza, uno psicologo si accorse dei segnali dell'evento traumatico e riuscì a farlo emergere, informando la polizia. A quel punto la ragazza, ora maggiorenne, venne ascoltata in un contesto protetto e ricostruì quel passato sconvolgente ricordando anche di avere subito un rapporto sessuale completo.

L'uomo frequentava la casa della nonna, di cui era il compagno. Quando l'anziana prendeva in affidamento la bambina dalla madre, capitava spesso che la lasciasse da sola con lui. Il pedofilo avrebbe dunque approfittato per anni della piccola, minacciandola, inoltre, di fare del male ai suoi cari se si fosse azzardata a farne parola con chiunque. La nonna trovò un giorno, rincasando senza preavviso, il compagno a letto con la nipote in atteggiamenti equivoci, ma non denunciò mai il fatto. Si limitò a cacciarlo di casa e a troncare la relazione.

I giudici hanno confermato un risarcimento provvisionale a favore della ragazza di 50mila euro, dei quali ad oggi sono stati corrisposti alla parte civile soltanto 1.500 euro prelevati forzatamente dalla pensione dell'uomo.

L'anziano ha sempre negato tutto ciò che gli è stato contestato.

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