Cronache

Renault è scatenata, ecco Kadjar

Il crossover farà concorrenza al cugino Qashqai di Nissan. Il designer Van Den Acker: «Ambizioni premium»

Renault è scatenata, ecco Kadjar

ParigiPer i crossover è boom su tutti i mercati, specialmente in Italia, dove le vetture a guida e a ruote alte, e con look da fuoristrada, sono particolarmente apprezzate non solo perché alla moda, ma anche per il senso di sicurezza e robustezza che danno. Piatto ricco, mi ci ficco: così ha fatto Renault con il lancio di Captur, un modello derivato dall'utilitaria Clio che è diventato subito un punto di riferimento tra i crossover piccoli. Perché non riprovarci, allora, con una vettura della categoria immediatamente superiore, cioè una compatta sui 4,5 metri di lunghezza? La casa francese aveva davanti a sé l'esempio dell'alleata Nissan, che ha fatto letteralmente bingo con Qashqai, e ha deciso di sfruttare appieno l'opportunità di partire dalla medesima base per realizzare la propria interpretazione del concetto. Il risultato è Kadjar, un modello che non nasconde del tutto la parentela con il crossover giapponese, ma adotta anche soluzioni stilistiche che l'avvicinano alle più recenti creazioni di Renault, soprattutto Clio e Captur.

«Il mio obiettivo è infondere a tutti i modelli della marca un vero family feeling - spiega Laurens Van Den Acker, responsabile del design di Renault -: nello stesso tempo, però, occorre donare a ciascuna vettura una personalità autonoma». Nessun copia e incolla, insomma: «Kadjar si presenta come un'auto molto atletica e statuaria, una combinazione tra sensualità e robustezza. Il linguaggio formale è quello della sorella minore, ma Captur è più sbarazzina, punta sul bicolore, mentre Kadjar è più seria». Quanto alle somiglianze con Qashqai, «le parti visibili in comune sono molto poche, mentre la piattaforma di partenza, in effetti, è la stessa, ma ciò rappresenta un vantaggio non solo in termini di costi. Quando si parte da buone proporzioni, ed è questo il caso, il 60% del lavoro del designer è già fatto».

Lunga 4,45 metri, larga 1,84 e alta 1,60, Kadjar sfoggia linee fluide e superfici scolpite che danno nel contempo una sensazione di dinamismo e forza. L'altezza da terra maggiorata (190 mm), i buoni angoli di attacco e uscita (rispettivamente 18 e 25 gradi) e le slitte che proteggono muso e posteriore fanno pensare a una buona guidabilità su ogni tipo di terreno, promessa non solo dalle versioni a quattro ruote motrici con tre modalità di marcia (Auto, Lock e 2Wd), ma anche da quelle a trazione anteriore che, per aumentare l'aderenza in condizioni difficili, integrano l'Extended Grip. La gamma dei motori e delle trasmssioni dovrebbe ricalcare quella delle altre vetture compatte di Renault, mentre per quanto riguarda gli interni e l'equipaggiamento, la casa francese punta sulla connettività e la multimedialità garantite dal sistema R-Link 2 e da uno schermo touch da 7 pollici a centro plancia.

Prodotto a Valencia (Spagna) e in vendita da inizio estate, Kadjar è il perno di un'offensiva di prodotto che prevede quest'anno il lancio di cinque modelli, l'ultimo dei quali, l'erede della Laguna, cambierà anche nel nome.

«Sarà una berlina molto classica - annuncia Van Den Acker - un modello che dovrà suscitare rispetto e che si potrà parcheggiare tranquillamente accanto alle tedesche premium, senza doversi vergognare».

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