Roma, dopo il caos metro, Marino minaccia licenziamenti

Tre scioperi del trasporto pubblico romano di ieri hanno causato disagi e disservizi ai passeggeri

Roma, dopo il caos metro, Marino minaccia licenziamenti

"Non escludo con l’apertura della commissione dei licenziamenti già da martedì. È uno spirito scomposto di affrontare una situazione che vogliamo portare alla massima efficienza. A Milano un macchinista della metro lavora oltre 1150 ore l’anno, a Roma solo 720 ore l’anno". Dopo i tre scioperi del trasporto pubblico romano di ieri, che hanno causato disagi e disservizi ai passeggeri, adesso il sindaco Ignazio Marino annuncia un giro di vite. Indaga pure l’Atac - l’azienda di trasporti -, ma anche l’Autorità di garanzia per gli scioperi, che sempre lunedì aprirà molto probabilmente il procedimento di valutazione su quanto accaduto, con l’occhio soprattutto al segnalato mancato rispetto delle fasce di garanzia. Per centinaia di passeggeri della Metro A esasperati lo sciopero sarebbe infatti cominciato 10 minuti in anticipo rispetto all’orario fissato delle 8:30, goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato molti ad occupare i convogli della metropolitana. Anche la Procura di Roma si muove.

Il Codacons ha presentato un esposto per interruzione di pubblico servizio, violenza

privata nei confronti degli utenti e "attentati alla sicurezza dei trasporti". Alcuni utenti, infatti, hanno denunciato che i treni della metro sarebbero rimasti fermi sui binari con i passeggeri a bordo e senza macchinisti.

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