Cronache

Roma, l'incubo dei reparti chiusi per ferie e dei medici "a chiamata"

Roma presenta una situazione sanitaria disastrosa, molti reparti specializzati nella cura e nel trattamento dei malati ischemici sono fuori servizio e i medici vengono presi "a chiamata"

Roma, l'incubo dei reparti chiusi per ferie e dei medici "a chiamata"

Roma è quasi al collasso sanitario, lo fa intuire un articolo di Repubblica che mette in risalto le problematiche che in questi giorni di ferie sta mettendo a repentaglio la situazione sanitaria

Siamo davanti ad uno scenario sconcertante, moltissimi reparti che sono stati aperti durante le elezioni ed inaugurati con feste e festine oggi si trovano chiusi per "mancanza di personale", oppure altri anche importanti come quelli che seguono il trattamento degli infarti ischemici sono "bloccati temporaneamente" per medici in ferie oppure per macchinari guasti.

È un bollettino di guerra quello che si legge, ospedali anche importanti come il San Camillo ha chiuso il reparto di terapia toracica momentaneamente, il motivo sarebbe nel trasferimento dal pianoterra al secondo piano. Tale reparto era tra i tanti inaugurati sotto elezioni, e ora si trova "temporaneamente" chiuso per trasferimento. Nel suddetto ospedale iniziano a mancare cateteri e stent, accessori chiavi per ogni reparto ospedaliero. Segnala sempre Repubblica l'ospedale di Monteverde, dove i medici e gli infermieri del pronto soccorso devono sostenere dei turni che sfiancano; degenti buttati nella frontline del reparto di primo soccorso, costretti a restare allettati in mezzo ai corridoi soccorsi dal personale medico e visitati direttamente sul posto. Oppure, ancora le morti in aumento nello stesso ospedale. Infatti, nel 2000 i decessi erano 64. Ora troviamo un quasi sei volte tanto di aumento, ben 400 nel 2017.

L'Umberto I, il baluardo universitario tutto italiano. Il più grande ospedale universitario d'Europa è costretto, fino al 31 agosto, a prendere medici "a chiamata" per coprire i turni della guardia medica e del pronto soccorso. Un'azienda sanitaria ridotta al collasso, con rinvii delle operazioni prenotate per agosto a settembre (per i fortunati) oppure slittate addirittura di mesi per i meno fortunati.

Roma è anche questo, nonostante i continui servizi che giorni dopo giorni si facciano sulla sanità capitolina.

Il 28 gennaio fu segnalato da IlGiornale il degrado della situazione ospedaliera romana, nulla è cambiato e con l'approssimarsi delle ferie di agosto tutto sembra protendere per il peggio.

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