Scontri a Roma alla manifestazione contro Erdogan

Circa 150 attivisti ai giardini di Castel Sant'Angelo. Sono volate le manganellate

Una manifestante con la bandiera del Pkk a Castel Sant'Angelo
Una manifestante con la bandiera del Pkk a Castel Sant'Angelo

Sono circa centocinquanta, secondo la procura di Roma, le persone che sono arrivate questa mattina a Castel Sant'Angelo, dove era prevista una manifestazione contro la visita ufficiale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

La rete Kurdistan Italia si è data appuntamento nei giardini del Castello, per manifestare il proprio dissenso in un momento in cui i soldati turchi continuano nell'operazione militare che ha come obiettivo la città di Afrin, nella Siria nord-occidentale, dal 2012 controllata dalle milizie siriane vicine al Pkk, che per Ankara e le cancellerie europee è un'organizzazione terroristica.

Mentre il presidente turco lasciava il Vaticano, al termine di un incontro con il Papa durato circa cinquanta minuti e dopo avere incontrato anche il Segretario di Stato, cardinale Parolin, si sono vissuti alcuni momenti di tensione a Castel Sant'Angelo, dove sono volate manganellate quando i manifestanti hanno cercato di raggiungere il Vaticano, bloccati dalla polizia in assetto antisommossa.

Alla protesta era presente anche una delegazione di giornalisti, con No Bavaglio, Free All, Articolo 21 e Freemedia, per ricordare come in Turchia siano decine i giornalisti in carcere, accanto a decine di migliaia di persone arrestate,

sospese dal proprio lavoro o licenziate dal giorno del fallito tentativo di colpo di Stato del 2016. Parole di condanna al governo italiano per l'incontro con Erdogan sono arrivate da gran parte dell'arco politico italiano.

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