Li hanno scoperti, dopo una lunga inchiesta. E li hanno beccati sul fatto, in flagranza di reato. Ma i rom che svaligiavano gli appartamenti a Melito, nella provincia nord di Napoli, non volevano rassegnarsi alle manette. E così, per guadagnarsi una via di fuga, hanno provato ad aggredire un ufficiale dei carabinieri.
I fatti sono accaduti nella serata di ieri quando, intorno alle 20, i militari hanno fatto irruzione in uno stabile dove cinque uomini di etnia rom stavano “visitando” un appartamento. L’intervento dei carabinieri è stato provvidenziale non solo per evitare che la casa finisse completamente svuotata ma, soprattutto, per identificare e arrestare i cinque ladri. Però, come riporta Il Mattino, due degli arrestati non si volevano proprio rassegnare alle manette.
Così hanno tentato un’improbabile fuga. Uno è stato fermato praticamente subito, l’altro invece ha cercato di aggredire un capitano dei carabinieri, comandante della compagnia competente per territorio che ha coordinato il lavoro d’indagine sul caso della banda degli appartamenti.
L’ha strattonato e ha provato a scappare ma l’ufficiale è riuscito a bloccare, non senza difficoltà, il “fuggitivo”.Dai controlli è emerso che i cinque ladri vivevano tutti in un campo rom nelle vicinanze, a Secondigliano appena dieci minuti di macchina dalla città che avevano eletto a loro territorio di caccia.
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