Via la scorta al capitano Ultimo. Salvini ora vuole vederci chiaro

Sul caso della scorta del Capitano Ultimo il ministro dell'Interno Salvini spiega: "Non ho competenze, ma cercherò di capire di più"

Via la scorta al capitano Ultimo. Salvini ora vuole vederci chiaro

"Ministro Matteo Salvini lei sa di questa aberrante decisione? La scorta a Saviano si, e a Capitano Ultimo no?". Così ieri Rita Dalla Chiesa invitava il leghista a farsi carico di quella che considera una ingiustizia. Ovvero che le autorità preposte abbiano deciso di revocare la scorta all'uomo che ha arrestato il boss dei boss, Totò Riina. L'appello della Dalla Chiesa non è rimasto inascoltato. Ma Salvini, come già fatto in occasione della scorta a Saviano, fa sapere di non avere un vero e proprio potere su questa materia. Ma proverà comunque a fare qualcosa.

"Il ministro dell'Interno non può intervenire direttamente sull'assegnazione del personale di scorta - spiega Salvini - Per quanto riguarda la vicenda del Capitano Ultimo, protagonista di brillanti e celebri operazioni, la notizia non mi ha lasciato indifferente. Nel rispetto del lavoro e della professionalità di tutti, chiederò informazioni per capirne di più".

Il prossimo 3 settembre Ultimo sarà lasciato senza scorta. Salvini fa notare che "sicuramente una riduzione dei quasi 600 dispositivi di scorta, record a livello europeo, sarà necessaria per recuperare almeno una parte dei 2.000 uomini delle Forze dell'Ordine quotidianamente impegnati in questi servizi spesso motivati, altre volte no". E che proverà a capire cosa è successo nel caso di Ultimo, che ovviamente potrebbe ancora essere nel mirino della mafia.

Sul caso è intervenuta anche Giorgia Meloni. "La revoca della protezione al Capitano Ultimo oltraggia la memoria di tutti gli eroi che si sono sacrificati per combattere la mafia e umilia tutti quei servitori dello Stato che, ogni giorno, sono in prima linea nella guerra alla criminalità organizzata", scrive su Fb la leader di Fratelli d'Italia.

Il suo partito presto "presenterà un'interrogazione parlamentare e rivolge un appello al Presidente della Repubblica Mattarella: intervenga per mettere fine a questa ignominia e restituire al colonnello De Caprio la dignità e l'attenzione che merita".

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