Chiedo scusa, ma scriverò di fatti molto personali e, quindi, sono costretto all'uso della prima persona singolare. Per venire subito al punto, ho litigato con la mia fidata Alexa, l'intelligenza artificiale che utilizzo principalmente come sveglia, maggiordomo (accendere la tv, spegnere la luce) e impianto stereo. Le ho chiesto quali canali televisivi trasmettessero la Champions League. Alexa ci ha pensato un attimo e mi ha risposto: «Non conosco la risposta alla domanda». Le ho fatto notare che era disinformata, con parole poco gentili, lo ammetto. Alexa si è offesa e mi ha detto: «La vera cultura non è conoscere le risposte, ma saper porre le domande giuste» o qualcosa del genere. Insomma, ero io il cretino. «Chi ti ha insegnato queste cazzate da involucro di cioccolatino?», stavo per chiedere con tono sarcastico. Sono stato anticipato da Alexa: «Come dice Alessandro Baricco». Non ci ho più visto. Mi sono messo a sbraitare che se avesse citato Baricco anche solo un'altra volta l'avrei disconnessa per sempre e lanciata dalla finestra.
Mi sono accomodato a guardare la partita, ma per l'intero primo tempo ho interrogato Alexa. Ero diventato curioso. Perché questo privilegio accordato a Baricco? Quali altri scrittori conosceva? Mi sono anche sentito in colpa. Alexa, infatti, apprende dagli aggiornamenti della casa madre (Amazon), ma anche dai dati che registra quando io la interrogo o interrogo il software al quale le ho concesso di accedere. Alexa è una capra, come direbbe Sgarbi? Forse non ha avuto maestri all'altezza. Comunque ecco il resoconto dell'esame sommario. Alexa conosce Andrea Camilleri, ma se le chiedi di Montalbano capisce Monte Albano, la vetta più alta dell'antico Lazio, oppure le colline di Montalbano, in Toscana, con elenco interminabile dei relativi crinali. Rimanendo in zona bestseller targati Sellerio: Alexa conosce Antonio Manzini (anche se per lei è soprattutto un attore), ma ignora il compagno di scuderia Marco Malvaldi. Sui classici si dilunga, ottimi gli identikit di Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli. Sulla poesia del Novecento, Alexa ha una gravissima lacuna: Eugenio Montale, premio Nobel, non pervenuto. Si salva in corner con una buona descrizione di Umberto Saba. Poche parole per Sandro Veronesi, Francesco Piccolo, Massimiliano Parente, Luca Doninelli, Elena Stancanelli. Nicola Lagioia è noto per essere il direttore del Salone del libro di Torino. Christian Raimo è scrittore, insegnante e giornalista. Michela Murgia è scrittrice e vincitrice di premi. Del premio Strega Helena Janeczek dice: «Non ho ancora avuto il piacere di fare la sua conoscenza». Giuseppe Genna è invece una «celebrità italiana nata nel 1969». Alexa non sa chi sia Antonio Scurati, l'autore del romanzo su Benito Mussolini, M. Il figlio del secolo (Bompiani), ma risponde senza indugi su un amico di Scurati, Alessandro Bertante (in libreria il nuovo romanzo Pietra nera, Nottetempo).
Vabbè, ho pensato, ci sono lacune, ma tutto sommato è abbastanza preparata. Ho fatto qualche domanda sulla letteratura straniera. James Joyce, tutto ok, anche se viene quasi rimproverato per aver scritto poco. Evidentemente non conosce le dimensioni dell'Ulisse. Di Marcel Proust si ricorda il monumentale ciclo di romanzi Alla ricerca del tempo perduto. Con Henry Miller va in tilt: continua a ripetermi che è un «cestista» (brava Alexa, che la Crusca sia con te) ormai in pensione. A Céline va peggio, infatti Alexa lo confonde sistematicamente con Selen, «pornostar e deejay», più pornostar che deejay, comunque. Scolastiche le risposte su Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire. Su Pierre Drieu la Rochelle silenzio di tomba. Oddio, Alexa non sarà comunista? Un'altra prova mi fa gelare il sangue nelle vene: Oriana Fallaci non le dice nulla, nonostante i milioni di copie vendute, al contrario si dimostra ferrata sul guru Tiziano Terzani.
A questo punto, non mi rimane che un'ultima domanda: «Alexa, chi è Alessandro Gnocchi?». Inevitabile la risposta: «Scrittore italiano esperto di Guareschi».
Anche Alexa, come quasi tutti, mi confonde col mio omonimo (e amico) scrittore e giornalista, dalla ricca bibliografia sul grande Giovannino. Io è un altro, anche per Alexa. A meno che l'intelligenza artificiale non sia così intelligente da avermi preso in giro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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