Guerrilla internet. Da due giorni il black web, il profondo nero della Rete, è percorso da una lotta armata culturale. All'armi, siam compagni: la pagina Facebook di «Gioventù Nazionale Roma», movimento giovanile di Fratelli d'Italia, ha condiviso la foto di Ernesto «Che» Guevara. Claim: «E se vale la pena rischiare mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore». Citazione. Cuori neri o cuori rossi?
Tra il rosso e il nero, mentre in Italia la sinistra sbiadisce e la destra cambia ragione sociale, c'è chi gioca con gli eroi, e spariglia i santini delle icone. Fratelli d'Italia che celebra il ricordo del «Che»? Come se Liberi e uguali inneggiasse ai Rothschild schiavisti. Strani i cortocircuiti ideologici che la politica può innescare in tempi in cui «uno vale uno» e tutti gli eroi sono uguali davanti alla Storia. Ma davvero basta aver creduto a un sogno per diventare trasversalmente esemplare?
Esempio: moltissimi «amici» della pagina Facebook di Gioventù Nazionale sono rimasti spiazzati. Altri, molto peggio, irati (per usare un eufemismo). Tanti si sono chiesti se era una fake. Qualcuno ha consigliato di scegliere i paladini coraggiosi a casa propria. E il «grande vecchio» della destra, Maurizio Gasparri, uno che ancora distingue tra Rivoluzione e Conservazione, twitta imbizzarrito: «Guevara era un terrorista comunista, responsabile di persecuzioni e omicidi, un esempio negativo, chi lo celebra sbaglia, chi lo fa a destra è incommentabile». Commento di un giovanissimo intellettuale di «area», l'editore Francesco Giubilei: «Iniziativa dannosa: veicola un messaggio sbagliato e culturalmente pericoloso. Ricordiamo i tanti pensatori di destra invece di cercare sdoganamenti inutili».
Inutile chiedere a Giorgia Meloni, che sulla querelle ieri è stata zitta, ma un anno fa ai comizi diceva: «I giovani non hanno bisogno di Che Guevara: l'Italia è piena di eroi. Sulla T-shirt alla moda metteteci Goffredo Mameli».
È vero. È esistito (anche) un Che Guevara di «destra», chiedete a chi frequentava i settori giovanili del Msi - tutti ascoltavano In quel giorno d'ottobre, in terra boliviana/ era tradito e perso Ernesto Che Guevara - e in Francia a certi estremisti neri. Così come in alcuni Paesi dell'Est Europa i partiti di destra tengono in grande considerazione il «Che». Del resto, nota qualcuno, non è la prima volta che la destra guarda a «Che» Guevara, come non è la prima volta che la sinistra guarda alle banche.
Fratelli d'Italia che esalta il
«Che». Una rivoluzione. Anche se a pensarci bene «Hasta la victoria siempre» è una frase troncata dalle sinistre per comodità ideologica. La coda recita: «Patria o muerte». E se Ernesto «Che» Guevara fosse un sovranista?
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