Fuga verso le seconde case? Ecco quali sono le Regioni "blindate"

Dalla Sardegna alla Valle d'Aosta, passando per l'Alto Adige, le Regioni sono pronte a bloccare gli arrivi dalle rosse

Fuga verso le seconde case? Ecco quali sono le Regioni "blindate"

Pasqua 2021 sarà la seconda in lockdown per l'Italia e ci assicurano che sarà anche l'ultima. Il regime di restrizioni non è stringente come accaduto lo scorso anno ma si tratta comunque di una Pasqua diversa, vissuta senza la possibilità della tradizionale, ormai non più, gira fuori porta. Gli unici autorizzati a muoversi sono i proprietari (o affittuari) delle seconde case, che in base al decreto firmato da Mario Draghi potranno raggiungere le abitazioni delle vacanze con i conviventi, purché queste siano libere. Non viene fatta nessuna distinzione tra zone bianche, arancioni e rosse e questo ha messo in allarme i governatori di Regione, che stanno correndo ai ripari per impedire la possibile, e molto probabile, invasione nei giorni di Pasqua da parte dei proprietari delle seconde case.

Tra i primi a capire il potenziale pericolo del decreto di Mario Draghi è stato Christian Solinas, governatore della Sardegna. L'isola è l'unica zona bianca del Paese e la paura dei sardi è quella di ripiombare nell'incubo estivo, quando in Sardegna si assistette all'impennata dei contagi a causa dell'arrivo massiccio di turisti. Per questo motivo il governatore ha deciso di bloccare l'ingresso in Sardegna a tutti i non residenti, anche se proprietari di case sul territorio isolano. Le proteste sono state vibranti ma il Tar ha dato ragione alla Sardegna e al suo governatore, che ha preteso controlli a tappeto, perché "proprio l'attuale classificazione della Sardegna come zona bianca giustifica la previsione di strumenti precauzionali come quelli introdotti dalla Regione". In questo caso prevale il diritto alla salute su quello alla privacy, pertanto "le precauzioni della regione sono legittime per evitare che un'invasione di turisti senza certificato di negatività e non vaccinati possa ricreare la situazione della scorsa estate causando il riesplodere dei contagi".

L'ordinanza di Solinas prevede screening monitoraggio di rapido e agevole espletamento da svolgersi nei siti di ingresso nel territorio regionale a tutela della sanità regionale. Il Tar, quindi, legittima la decisione assunta da Solinas. "Rientra nelle competenze regionali la predisposizione e in caso di necessità l'implementazione di strumenti precauzionali di controllo al fine di salvaguardare i risultati conseguiti in Sardegna in termini di contenimento dei contagi per effetto dei provvedimenti restrittivi finora adottati, tenendo anche conto che la recrudescenza dell'epidemia a livello nazionale ha indotto il governo a vietare temporaneamente la circolazione tra le regioni", conclude il giudice.

Per la Sardegna il blocco degli ingressi risulta essere più facile viste le limitate possibilità di accesso che consentirebbero anche un adeguato controllo in porti e aeroporti per chi entra. Tuttavia, sulla linea della Sardegna si sono schierati anche l'Alto Adige e la Valle d'Aosta, secondo i quali non risulta coerente la misura restrittiva per i cittadini residenti, in un regime di zona rossa e blocco degli spostamenti tra le regioni, se poi viene concesso l'ingresso a chi vive altrove nei giorni di Pasqua.

Per quanto riguarda la Toscana, a poche ore dal decreto di Mario Draghi, il governatore Eugenio Giani ha informato che preparerà un'ordinanza restrittiva valida anche per Pasqua sulla falsa riga di quelle dei suoi colleghi. L'idea del presidente della Regione Toscana è quella di permettere l'accesso alle seconde case solamente a chi dispone di un medico di famiglia nel territorio regionale, misura già bocciata dal Tar. Intanto i sindaci delle Valli Etrusche hanno lanciato un appello per chiedere ai turisti di non spostarsi nelle seconde case.

La Sicilia non ha per il momento in programma misure restrittive per l'ingresso nelle seconde case ma resta l'obbligo di tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti allo sbarco sull'isola. L'alternativa al tampone è la quarantena obbligatoria da svolgere presso un indirizzo eletto. Il caso della Campania è quello più particolare.

In base a un'ordinaza di Vincenzo De Luca, infatti, è vietato lo spostamento "dal comune di residenza, domicilio e dimora abituale sul territorio della Campania verso la seconda casa in ambito regionale". Non risulta al momento nessuna ordinanza simile che blocchi lo spostamento per chi proviene da un'altra regione in vista della Pasqua.

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