Seggi per gli studenti in Erasmus Ue: "Sosteniamo gli sforzi italiani"

La Commissione Europea sostiene gli sforzi per trovare una soluzione al problema del voto per gli studenti all'estero

Seggi per gli studenti in Erasmus Ue: "Sosteniamo gli sforzi italiani"

Prima una nota preoccupata del presidente del Consiglio, che chiedeva alla Farnesina e al ministro Cancellieri di fare tutto il possibile per risolvere la situazione degli studenti in Erasmus. Oggi l'Unione Europea, che ha spiegato nei dettagli qual'è il problema a livello internazionale.

La polemica è sorta nei giorni scorsi. Gli studenti italiani che si trovano all'estero per un periodo di studio non potranno votare alle prossime elezioni politiche. Non rimanendo all'estero.

Solo due categorie di persone sono autorizzate a votare al di fuori dai confini nazionali: chi è iscritto all'elenco dell'Aire (e dunque è fuori dal Paese per almeno dodici mesi) e tutti coloro che sono compresi in un decreto legge approvato a dicembre, che allarga la possibile di esprimere la propria preferenza anche a ricercatori, militari e personale amministrativo all'estero. Nell'elenco manca una sola categoria: quella degli studenti Erasmus.

"Siamo consapevoli che ci sono problemi per chi è all'estero", ha detto oggi Mina Andreeva, portavoce della Commissione Ue. E alcune risposte si avranno "in un rapporto che sarà pubblicato a maggio".

Ma al momento i trattati "garantiscono il diritto di voto nelle elezioni locali, e non nazionali".

L'Ue ha comunque assicurato di voler sostenere "gli sforzi dell'Italia affinché gli studenti Erasmus non siano discriminati e possano votare".

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