Confiscati beni per un milione di euro al "boss della cocaina" Bledar Pajana, meglio noto come il "Messi di Albania" per via della somiglianza con il calciatore argentino.
Si è così conclusa la maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato anche alla condanna del boss albanese per 8 anni e 5 mesi di reclusione e al sequestro di ingenti quantità di sostanza stupefacente.
Blender Pajana - al vertice di un'organizzazione criminale che dal Sudamerica, attraverso il Portogallo e la Spagna, importava in Italia grandi quantità di cocaina - era stato dichiarato latitante nell'ottobre del 2014, per poi essere catturato in Olanda nel dicembre dello stesso anno ed estradato nel marzo del 2015.
Le Fiamme Gialle dall'autunno del 2014 avevano avviato anche accertamenti economici circa il patrimonio economico e finanziario del boss albanese, dai quali era emersa una notevole discrepanza tra il patrimonio detenuto e il reddito dichiarato.
Così nel marzo del 2016 il gip del Tribunale di Brescia aveva disposto la misura cautelare dei beni: un auto di lusso, un appartamento, denaro contante, quote sociali di un'impresa edile e 4 rapporti bancari.I beni immobili oggetto di confisca potranno essere destinati a finalità di pubblico interesse, mentre il denaro contante e le disponibilità liquide saranno acquisite dal fisco.
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