Cronache

Show dei Maestri italiani del design

Da Pininfarina a Italdesign Giugiaro: la scuola piemontese è sempre in cattedra. Largo anche ai giovani dello Ied

È ormai tradizione, a Ginevra, la forte presenza degli atelier italiani, da sempre maestri nel coniugare il lusso con l'eleganza, la tecnologia e la sportività, e nell'anticipare le tendenze del car design. E davvero emblematiche sono le novità presentate quest'anno da Pininfarina e Italdesign Giugiaro . Come la rassegna svizzera, Pininfarina compie 85 anni nel 2015 e li festeggia sul suo stand con il primo dei sei esemplari della Ferrari Sergio , roadster su base 458 Spider che celebra lo spirito e i valori del carrozziere torinese. A due anni dalla presentazione, sempre a Ginevra, della concept car, la Sergio è diventata dunque realtà: una vera fuoriserie, poiché ciascuna unità è realizzata con un colore e una configurazione interna differente. Proprio la capacità di disegnare e costruire auto uniche o in piccole serie, interpretando così i sogni dei clienti, è stata all'origine negli Anni '30 e '40 del secolo scorso della notorietà di Pininfarina. Su questa vocazione torna a puntare adesso l'atelier di Cambiano: «Giunti al traguardo degli 85 anni, ripartiamo con nuovo slancio proprio dalle nostre radici», dice l'ad Silvio Pietro Angori.

Italdesign Giugiaro è a sua volta protagonista con la concept Gea , studio per l'automobile di lusso del prossimo futuro. Disegnata, progettata e costruita a Moncalieri, Gea ha dimensioni da ammiraglia (5,37 metri di lunghezza) e un'architettura da classica berlina a tre volumi, contraddetta però dall'assenza del montante centrale e dalle porte con apertura a libro che danno accesso, passando per un red carpet virtuale proiettato a terra da luci a Led, a una vera e propria lounge. Con l'adozione della tecnologia Piloted driving (guida semi-automatica), il centro di controllo si sposta dalla plancia a una sfera tra i sedili posteriori connessa a uno smartphone Lg G-Flex, dal quale si può intervenire su tutte le funzioni della vettura: oltre alle regolazioni più tradizionali, tre diversi ambienti che trasformano Gea in ufficio viaggiante, palestra di esercizi o vero letto da First class. Di fronte al guidatore, il tradizionale quadro strumenti è sostituito da un cluster con uno schermo digitale da 12”, altri due da 3,5” sui lati e 6 pulsanti touch. Nella parte inferiore del volante ridotto quasi a una cloche, tre tasti classici servono invece ad avviare o spegnere la vettura, selezionare le marce o la funzione Piloted driving. Materiali pregiati (dalla pelle pergamena alla seta) e la cura delle finiture secondo la grande tradizione della manifattura italiana completano un'opera che esalta il concetto del lusso anche sottopelle, con l'impiego di una scocca in alluminio, carbonio e magnesio e di un futuristico powertrain (quattro motori elettrici, per un totale di 570 kW, e 375 litri di batterie ricaricabili per induzione).

Completano la passerella l'interessante prototipo di una coupé ibrida, realizzato dagli studenti dell' Istituto europeo di design di Torino in collaborazione con Quattroruote e la Touring Superleggera Berlinetta Lusso , di cui parliamo diffusamente a parte.

Commenti