Venezia, il sindaco Brugnaro mantiene la promessa: "Via le favole gay dalle scuole"

Il sindaco di Venezia ritira dalla scuola i libri che contengono "favole arcobaleno". E chiarisce: " A casa i genitori possono fare quello che vogliono"

Venezia, il sindaco Brugnaro  mantiene la promessa: "Via le favole gay dalle scuole"

L'aveva promesso durante la campagna elettorale, ora il sindaco Luigi Brugnaro, attuale sindaco di Venezia, è passato all'azione mantenendo le promesse. Una delle prime misure disposte dal primo cittadino è stata quella di togliere tutti i libri che contengono le cosiddette "favole arcobaleno" dalle scuole materne ed elementari del territorio veneziano. Si tratta di quei libricini che vennero acquistati dall'amministrazione comunale precedente su input della consigliera delegata alla Lotta alla discriminazione Camilla Seibezzi.

I libricini in questione contavano una spesa di 10.000 euro per piccoli volumi che sarebbero dovuti finire tra gli scaffali degli istituti e che avrebbero dovuto insegnare ai più piccoli ad accettare e soprattutto a rispettare le differenze di genere. Favole in cui, per esempio, due pinguini maschi covavano lo stesso uovo, o un cagnolino sognava da grande di fare la ballerina. Al tempo scoppiarono feroci polemiche che spaccarono in due anche la maggioranza in Comune.

Il sindaco è fermo sulla sua posizione. Sostiene infatti che "a un bambino non puoi chiedere di fare queste cosa qua. I genitori poi sono liberi di fare le loro scelte. Parlarne è possibile nei convegni, negli ambiti della cultura. Poi la libertà di scelta degli adulti deve essere massima.

Il bambino deve trovarsi a scuola in un ambiente sereno e tranquillo, dopodiché nelle loro case chiameranno i genitori papà 1 e papà 2, mamma e mamma 2. Possono fare quello che vogliono. Noi - ha concluso - incoraggeremo tutto ciò che vuol dire integrazione, ma dobbiamo pensare anche alla maggioranza delle persone. Io non me la dimentico di sicuro".

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