Cronache

Soncino, chi vuole cercare fantasmi adesso dovrà pagare

Troppi visitatori si aggirando nella Rocca Sforzesca in cera di spettri. Così il sindaco ha deciso di tassarli. Chi vorrà provare l’emozione di un vero ghostbuster dovrà sborsare 500 euro

Soncino, chi vuole cercare fantasmi adesso dovrà pagare

Dura vita per i ghostbusters del giorno d’oggi che devono anche pagare per potersi recare a Soncino in cerca di spettri. Sono diventati troppi i visitatori che si aggirano tra le vie cittadine in cerca di fantasmi e il sindaco ha deciso di porre un limite. Quale modo migliore di farlo se non quello di far pagare una bella tassa di 500 euro al giorno? In questo modo solo chi è realmente motivato deciderà di sborsare la cifra, gli altri probabilmente rinunceranno. La città murata in provincia di Cremona è infatti molto conosciuta per il suo passato e le sue leggende, contornate anche da spettri. Luogo di notevole interesse è la Rocca Sforzesca costruita nel 1473.

Il tiranno attira frotte di visitatori

Già, perché proprio al suo interno, si narra che vi sia ancora il fantasma di Ezzelino III da Romano, un tiranno, sconfitto in battaglia e qui rinchiuso fino al giorno della morte, nel 1259. Poco importa che le date non coincidano molto con la costruzione della Rocca, il suo spettro attira molto gli acchiappafantasmi di tutto il mondo. Del resto deve essere stato di una crudeltà davvero marcata, dato che papa Innocenzo IV dopo averlo scomunicato, ha bandito una crociata contro di lui. Senza poi dimenticare che anche Dante gli ha riservato un posto nel suo Inferno, nel girone dei violenti, dove lo descrive immerso nel Flegetonte, il fiume di sangue bollente. Sulla sua morte poi ci sono diverse idee. C’è chi sostiene che sia morto dissanguato dopo essere stato ferito da una freccia e aver rifiutato le cure. E chi invece assicura che Ezzelino è morto suicida, trafiggendosi la gola con la sua stessa spada. Fatto sta che in un modo o nell’altro è morto e il suo fantasma continua, secondo la leggenda, a girovagare per il castello. Attirando frotte di curiosi e aspiranti ghostbusters.

Soncino tassa gli acchiappafantasmi

Il comune di Soncino ha così deciso di porre rimedio all’invasione mettendo una tassa di 500 euro più l’Iva del 22%. Mica poco per rischiare di non vedere nulla. Gabriele Gallina, il primo cittadino, ha così spiegato: “Lo scorso anno abbiamo ricevuto una decina di richieste per ricerche nella rocca. Alcune erano di associazioni piuttosto importanti e note; altre di personaggi con poca esperienza, diciamo così. Le continue richieste spesso andavano a incrociarsi con gli orari d’apertura della rocca e con i turisti. Di qui l’esigenza di regolare accessi e domande e di cercare di scoraggiare le persone che fondamentalmente potrebbero solo perdere tempo”. Benvenuti ricercatori ed emittenti televisive che facciano anche un po’ di pubblicità a Soncino, purché a pagamento.

Insomma, nel 2020 anche andare a caccia di fantasmi ha il suo prezzo.

Commenti