Dopo la condanna all'ergastolo, in Italia, per due omicidi commessi nell'aprile 2017, arriva un'altra condanna a 21 anni di carcere, in Spagna, per l'accusa di duplice tentato omicidio. Norbert Feher, meglio conosciuto come "Igor il russo", era diventato noto alla cronaca italiana per tre rapine, commesse nell'estate del 2015 con la banda composta da Ivan Pajdek e Patrick Ruszo, e per due omicidi, avvenuti nell'aprile del 2017, con la morte della guardia volontaria Valerio Verri e del barista Davide Fabbri.
Per il primo reato l'uomo, di origini serbe, è apparso oggi in videoconferenza, davanti al Tribunale di Ferrara per rispondere delle accuse mentre il prossimo 27 maggio si terrà il processo d'Appello, a Bologna, per gli omicidi avvenuti nell'aprile 2017.
In Spagna, invece, Norbert Feher è stato condannato dal tribunale di Teruel a 21 anni di carcere, per il tentato omicidio di due persone, un agricoltore e un fabbro, reato commesso il 5 dicembre 2017 ad Albalate del Arzobispo (Aragona). Il tentato omicidio avvenne perché Igor sparò dopo essere stato sorpreso a rubare dentro ad un casolare, ad Albalate del Arzobispo (Aragona). I fatti sono successi dieci giorni prima del suo arresto e prima che l'uomo togliesse la vita ad un agricoltore e a due agenti della Guardia Civil (il processo per i tre omicidi comincerà in primavera). Nell'udienza, che si è svolta lo scorso 28 gennaio davanti alla Corte di Teruel, Igor il russo, chiuso in una cabina di vetro costruita appositamente per lui. Alle domande aveva risposto in italiano confessando di aver sparato loro ferendoli gravemente, ma senza l'intenzione di uccidere. L'accusa spagnola aveva chiesto per il serbo 22 anni e 10 mesi. Igor rispondeva anche di possesso illegale di armi.
Igor il russo stamattina, invece, ha parlato penitenziario di Texera, dove è detenuto, in videoconferenza con il tribunale di Ferrara, dal. Proprio in Spagna Feher.
"Sì è la sua voce, l'ho riconosciuta dalle poche parole, ricordo quel tono sulle mie orecchie, 5 anni fa, quando venni aggredito e bastonato", ha detto Alessandro Colombani, che a Villanova di Denore venne rapinato e preso a botte per il bancomat e 70 euro. "Sono un sopravvissuto - ha spiegato ai cronisti - e oggi in questa aula sono tornato indietro nel tempo, perché quella cicatrice è sempre aperta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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