Strage di Bologna, Mattarella: "Eliminare le zone d'ombra"

Trentanove anni fa una bomba esplosa alla Stazione centrale di Bologna costò la vita a 85 persone e il ferimento di duecento. Il ricordo delle istituzioni e quello dell'Associazione delle vittime

Strage di Bologna, Mattarella: "Eliminare le zone d'ombra"

Alle 10.25 di 39 anni fa, un sabato, esplose una bomba alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale. Come ogni anno il 2 agosto si ricorda quella strage, che costò la vita a 85 persone e, dopo quasi 40 anni, presenta ancora tanti lati oscuri. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio dice che "le istituzioni, grazie all’opera meritoria dei suoi uomini, sono riuscite a definire una verità giudiziaria, giungendo alla condanna degli esecutori" della strage "e portando alla luce la matrice neofascista dei terroristi. L’impegno profuso non è riuscito, tuttavia, a eliminare le zone d’ombra che persistono sugli ideatori dell’attentato. È una verità che dovrà essere interamente conquistata, per rendere completa l’affermazione della giustizia".

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, parlando alla commemorazione della strage, nell'aula del consiglio comunale di Bologna, sottolinea che "dobbiamo andare fino in fondo, ci sono nuovi tasselli, ma purtroppo ce ne sono ancora di mancanti sulla verità sulla strage. La ricerca dei colpevoli e dei mandanti - sottolinea - non è finita, dallo Stato arriverà tutto il supporto alla magistratura per andare fino in fondo. Siamo i al fianco magistrati che sono al lavoro, un lavoro delicato dopo i processi sui depistaggi, che ci costringe ancora ad una attesa ma che ci dà la speranza di far luce finalmente su quanto accaduto senza zone d'ombra. Il tempo del silenzio è finito, ci stiamo muovendo tutti nella stessa direzione".

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, è stato il primo a parlare. "Ogni anno - ha detto - aumenta la partecipazione. Questo dà a tutti noi la forza per continuare a chiedere verità e giustizia. La ricerca della verità insieme all’ottimo lavoro della magistratura - ha sottolineato il sindaco rivolgendosi ai parenti delle vittime - deve molto alla vostra Associazione e alla sua tenacia. È per me un piacere vedere il ritorno del ministro della Giustizia. È testimonianza di serietà e impegno". A Palazzo d’Accursio sono arrivati anche la vicepresidente della Camera, Maria Elena Spadoni e il vicepresidente del Csm, David Ermini.

Intanto Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime, sottolinea che "chi ha cercato di non far arrivare alla verità sulla strage di Bologna è ancora attivo e in campo. Di nuovo viene tirata in ballo la pista palestinese per intralciare indagini e confondere l’opinione pubblica.

È normale che lo facciano gli avvocati degli imputati, ma quando si cimenta, in questa operazione, gente che si dice di sinistra non è facile. Noi non guarderemo in faccia nessuno, andremo avanti per la nostra strada e faremo in modo che i nostri avvocati perseguano fino in fondo questi personaggi di qualsiasi partito siano".

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