La strategia dei giochi aperti

Berlusconi cambia cavallo. Anche se lo schema di gioco resta lo stesso: non cede agli ultimatum di Salvini e della Meloni

Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini
Il candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini

Non sarà Guido Bertolaso ma l'imprenditore Alfio Marchini il candidato sindaco di Forza Italia a Roma. All'ultimo e in corsa, Silvio Berlusconi cambia cavallo, anche se lo schema di gioco resta lo stesso: non si appoggia la Meloni, non si cede agli ultimatum di Salvini. Anzi, la spaccatura con gli ex alleati Lega e Fratelli d'Italia si fa ora più netta e profonda, perché Marchini è uomo di centro e con lui - già a capo di un suo movimento stimato attorno al dieci per cento - Forza Italia torna in corsa per contendere alla sinistra di Giachetti e alla destra della Meloni il posto al ballottaggio contro i Cinquestelle, dati per favoriti al primo turno.

I commenti acidi dei leader di Lega e Fratelli d'Italia all'annuncio di Berlusconi denotano un certo nervosismo da parte di una destra che per la prima volta si ritrova a contarsi senza la copertura del socio centrista con il quale, e grazie al quale, per anni ha governato il Paese e ancora oggi governa importanti Regioni come Lombardia, Veneto e Liguria. Così come resta da capire se il caso Roma sia l'inizio di una virata di Forza Italia verso lidi e compagnie più moderate e centriste - come accadde con il patto del Nazareno - di quelle che ha frequentato fin dalla sua nascita nel 1993 o se, invece, si tratti solo di un forte altolà alle smanie di soci giovani e irrequieti.

Penso che indipendentemente dalle ragioni e dai torti che hanno provocato il caso Roma, la spaccatura non sarà insanabile fino a risultati elettorali acquisiti. Le certezze di oggi possono trasformarsi domani in delusioni e viceversa. Il doppio binario tenuto dai partiti del centrodestra a Roma (divisi) e a Milano (tutti uniti) appare incomprensibile, ma è invece sintomo che nessuno degli attori in scena ha preso decisioni definitive e irrevocabili. C'è tanta paura di lasciare la vecchia strada per la nuova quando ormai siamo alla pre-vigilia di elezioni politiche che comunque vada stravolgeranno le finte maggioranze che negli ultimi anni si sono create in Parlamento, scavalcando e disattendendo la volontà degli elettori.

Che in futuro, come alcuni sostengono, Forza Italia possa tornare a dialogare con Renzi e che Salvini faccia un pensierino a stringere un patto con Grillo è uno scenario complicato ma non da escludere. Così come si sono messe le cose, l'incrocio tra i risultati di Roma e Milano potrà spingere le cose da una parte o dall'altra.

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