Stuprata dopo la cena aziendale. Ma i colleghi smentiscono

La 50enne denuncia di aver subito violenze da quattro sui colleghi. Ma le due versioni sono completamente opposte

Stuprata dopo la cena aziendale. Ma i colleghi smentiscono

Le cene aziendali o semplicemente fra colleghi sono piuttosto diffuse negli ambienti lavorativi. Sono un momento di svago e di divertimento, ma anche un momento per parlare di lavoro fuori da un contesto istituzionale. Ma la storia di una 50enne di Vittorio Veneto (Treviso) va controcorrente. La donna, infatti, come spiega il Corriere della Sera, aveva organizzato a casa sua una cena con i soci per risolvere alcune questioni economiche che stavano creando tensioni sul lavoro. Ma quella cena è diventata un incubo.

"Mi hanno stuprato – ha denunciato -. Mi hanno fatto bere e poi mi hanno violentato. Non ricordo tutto, ma so che quei rapporti non erano consenzienti". Parole choc e una storia terribile se si pensa che lei di quelle persone si fidava. Persone che però non hanno avuto pietà di lei, stando a quanto racconta la donna. "Per punirmi perché stavo creando problemi sul lavoro con le mie rivendicazioni" l'hanno stuprata. Dice.

Sulla vicenda, ora, dovranno indagare gli inquirenti per far luce su questo caso da brividi. Intanto, i quattro colleghi si sono già "coperti" dal punto di vista legale. "Si è inventata tutto, non l’abbiamo mai toccata – hanno spiegato ai rispettivi avvocati -. Lo fa solo per farci pressione sulle questioni di lavoro e indurci a fare come vuole lei".

Le due versioni, ovviamente, sono completamente opposte. La 50enne, da una parte, dice di essere stata violentata da ubriaca, i quattro colleghi, invece, parlano di una cena tranquilla e poi tutti a casa propria. La donna, dopo le violenze non consenzienti, avrebbe iniziato a ricordare gli stupri solo il mattino seguente. "Non ricordo molto di quella sera, perché mi hanno fatto bere tanto, ma sono certa che quei rapporti non erano consenzienti", avrebbe riferito la donna ai carabinieri sporgendo denuncia.

E come scrive il Corriere della Sera, è stata lei stessa, pochi giorni dopo, ad informare i colleghi che li aveva

denunciati, rinfacciando loro il comportamento tenuto. Accuse che i quattro soci respingono categoricamente e sostengono che lei si sia inventata tutto per convincerli ad adottare la soluzione proposta da lei sul lavoro.

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