La Buvette

Tira e molla di Conte: una settimana di follie M5S

L'interferenza di Draghi, la preferenza di Di Maio su Conte e le dichiarazioni di Grillo mettono in subbuglio il M5S e minano la stabilità del governo

Tira e molla di Conte: una settimana di follie M5S

Il Grillo parlante ha parlato e, questa volta, forse anche troppo rivelando il suo rapporto personale con Mario Draghi e, soprattutto, quello che il premier gli avrebbe detto: “fai fuori Giuseppe Conte”. Gli sono bastate 72 ore a Beppe Grillo per distruggere l’avvocato e il Movimento 5 stelle e mandare in fibrillazione il governo.

Le indiscrezioni rivelate dal sociologo De Masi dopo un lungo colloquio con Grillo sono state smentite dall’auto elevato “sono solo storielle che usate per coprire la verità” ha detto ai giornalisti appostati fuori dall’hotel forum nel cuore di Roma. Storielle o no, il giallo è aperto. Draghi ha chiesto veramente a Grillo di fare fuori Conte e scegliere Luigi Di Maio? I più maliziosi tra i palazzi romani giurano che sia vero. “Draghi ha interferito, è evidente. Tra lui e Conte non corre buon sangue. Lo avrà fatto capire, magari non lo ha detto esplicitamente in quei termini.” Conte sembra essere stato messo all’angolo, commissariato da chi, il Movimento, lo ha creato. I rapporti tra i due non sono buoni, fanno sapere fonti interne al Movimento. La stessa Paola Taverna, una delle poche dure e pure rimaste, ha attaccato Grillo a muso aperto attraverso un post pubblicato sui social e poi subito cancellato. “Perché stai delegittimando il nostro capo politico?” Si chiedeva Paola Taverna nel post. Siamo sicuri che tutto questo polverone non sia una mossa di Grillo per sfiduciare il suo stesso uomo? Da Palazzo Chigi con una nota (pubblicata dopo 12 ore dai fatti) smentiscono categoricamente: “nessuna interferenza”. Le fonti “Chigi” su una cosa del genere? Io penso che Draghi si sia incazzato molto con Grillo perché lo ha messo veramente in difficoltà questa volta. Non è una bella immagine quella che ne esce. Tutti gli addetti ai lavori ci credono a questa cosa.” confidano le nostre fonti interne.

Un fatto è certo: Beppe Grillo ha parlato del suo rapporto di complicità con Draghi anche nel corso dei suoi incontri con i parlamentari del Movimento, come ci fa sapere uno di loro. “Ci ha detto che lui lo sente spesso, che parlano e che quello che gli dice o chiede lui lo accoglie, ma non ci ha detto che vuole fare fuori Conte.” Dal Movimento in via ufficiale assicurano che non ritireranno i ministri, ma ad una condizione: che vengano prese in considerazione le richieste del gruppo come ci dice il deputato Francesco Silvestri. “Non possiamo ritirarci ora, in questo momento storico. Certo, devono prenderci in considerazione. Si strappa per problemi politici, non personali.” Eppure, il pressing dei parlamentari stellati è sempre più forte su Conte: “Usciamo dal governo e diamo un appoggio esterno.” Mentre Grillo dalla sua villa in riva al mare è furioso. “Queste notizie non dovevano uscire.

” Ma è stato proprio lui a farle trapelare. A quale scopo, quello di destabilizzare?

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