Cronache

Tremila euro di ammenda all’invalido che fa pipì in strada

Il protagonista è un uomo privo di una gamba, il quale ha scelto una soluzione estrema per i suoi bisogni, non avendo a disposizione un bagno pubblico. Il disabile vive con un assegno di 500 euro mensili e non riuscirà a saldare la sanzione

Tremila euro di ammenda all’invalido che fa pipì in strada

Ha ricevuto una multa salatissima per avere fatto pipì in strada. Il protagonista è un invalido privo di una gamba, il quale ha scelto una soluzione estrema per i suoi bisogni, non avendo a disposizione un bagno pubblico. I bar sono infatti chiusi per l’emergenza coronavirus. Il fatto è accaduto a Sale Marasino, in provincia di Brescia. La cosa più assurda di questa storia è che l’uomo vive con un assegno di 500 euro mensili e non riuscirà a saldare la sanzione.

L’episodio

Come detto il malcapitato è senza una gamba, persa dopo un incidente. Mentre stava andando all’ufficio postale del paese, ha sentito la necessità di urinare. Purtroppo però non c’era nessun locale aperto nelle vicinanze e l’uomo non poteva soddisfare il suo bisogno fisiologico. Quindi è stato costretto dalle circostanze a fare pipì in un angolo. Sicuramente non è piacevole e dignitoso arrivare a queste scelte estreme.

Il disabile stava facendo pipì e proprio in quel momento è passata una pattuglia dei carabinieri che lo hanno colto sul fatto. L’uomo ha cercato in vari modi di dare delle spiegazioni ma gli agenti sono stati inflessibili e gli hanno comminato un’ammenda gravosa per aver violato l’articolo 726 del codice penale. Quest’ultimo punisce “chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 10.000”. Se l’uomo pagherà la multa entro 60 giorni, l’importo della sanzione sarà di 3.333 euro. Peccato che l’invalido viva con un assegno mensile di 500 euro e non potrà versare una somma di migliaia di euro.

Come riporta Libero, si tratta di un episodio preoccupante che testimonia come troppo spesso siano gli italiani a dover pagare per gli sbagli commessi. In passato ci sono stati extracomunitari che hanno espletato i loro bisogni nei luoghi più disparati in tutta tranquillità. Basti pensare che a inizio marzo un immigrato si era messo a defecare nella fontana di un ospedale veronese. Il ragazzo ha fatto come se fosse a casa sua e, una volta terminato l’atto, è andato verso l’uscita fischiettando.

A ottobre 2019, invece, uno studente di La Spezia si era messo a urinare in strada.

Gli agenti della polizia locale lo avevano sorpreso in una via caratterizzate dalla movida serale nel centro della città ligure e gli avevano fatto una multa di 5 mila euro per atti contrari alla pubblica decenza.

Commenti