Cronache

Treviso, focolaio tubercolosi in due scuole elementari

Il contagio è partito da una maestra di Motta di Livenza, dimessa dall’ospedale ma ancora sotto terapia. Dagli ultimi controlli effettuati sui bambini, è emerso che anche due piccoli avranno bisogno delle cure, mentre 11 dovranno eseguire una radiografia toracica

Treviso, focolaio tubercolosi in due scuole elementari

Cresce la paura a Treviso, dove il numero di casi di tubercolosi è arrivato a cinque.

Il piccolo focolaio sembra interessare i comuni di Motta di Livenza e di Monfumo, dove il bacillo ha colpito in alcune scuole elementari.

Secondo i quotidiani locali, l’infezione sarebbe partita dalla maestra di un istituto mottense, risultata positiva nelle scorse settimane. Ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cà Foncello di Treviso, la donna è stata da poco dimessa e potrà proseguire le cure a casa. A risultare contagiati insieme a lei, anche un’altra docente ed un bambino.

Nello stesso periodo, anche una maestra di Monfumo è stata trovata positiva al test di Mantoux.

Il fatto ha ovviamente generato una certa inquietudine, e per tale ragione le autorità competenti hanno immediatamente dato avvio ad una serie di controlli.

Il test è stato eseguito sui piccoli alunni della classe dove insegna la docente da cui è partito il focolaio, e sul resto della scuola. Gli esiti sono arrivati oggi, comunicati dall’azienda Ulss 2.

Fra i 21 alievi della sopra citata maestra, sono 2 ad essere risultati positivi al Mantoux. I bambini hanno contratto una forma definita “chiusa” di tubercolosi. Pur risultando negativi alla ricerca del bacillo di Koch, dovranno assumere diversi farmaci per trattare debitamente la patologia ed ai loro familiari sarà chiesto di effettuare il test.

Per quanto riguarda il resto della scolaresca, circa 400 studenti, sono 11 ad essere risultati positivi. Questi dovranno quindi eseguire una radiografia toracica per verificare la presenza dell’infezione, come da protocollo.

È andata meglio nella scuola elementare di Monfumo, dove sono stati effettuati i test dopo la notizia della maestra affetta da tubercolosi. In questo caso nessuno dei bambini è fortunatamente risultato positivo.

Considerata la situazione, il servizio di igiene e sanità pubblica ha deciso di attivare un numero telefonico a cui i cittadini possano rivolgersi.

“I dati relativi agli ulteriori accertamenti confermano la complessità del focolaio epidemico di Motta di Livenza e la necessità di non abbassare la guardia nei confronti di una malattia come la tubercolosi”, ha dichiarato il direttore generale della Ulss 2 Francesco Benazzi, come riportato dal “Corriere del Veneto”.

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