Ha ucciso suo padre a coltellate dopo essere intervenuto per sedare una lite in famiglia. A compiere il terribile gesto è stato Antonio Tafuro, un 27enne di Brindisi disoccupato. L'uomo ieri si trovava in casa con la madre e i due fratelli più piccoli quando ha impugnato un coltello da cucina e si è scagliato contro il padre. L'unica coltellata inferta all'addome sarebbe stata fatale per il 50enne, Franco, morto in ospedale poco dopo.
È stato Antonio a chiamare i soccorsi una volta resosi conto della gravità di quanto aveva fatto. Ma è stato inutile, l'uomo non ce l'ha fatta. Inoltre, come dichiarato dagli inquirenti la casa era sprovvista di energia elettrica al momento del delitto. Secondo quanto riportato da lui stesso ai poliziotti, Tafuro "volevo difendere il fratello più piccolo contro il quale il padre si era scagliato per futili motivi".
Ora l'uomo è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Brindisi.Come riporta La Stampa, Tafuro è stato accusato di omicidio e si trova ora nel carcere di Lecce e a breve sarà interrogato dal gip, mentre lunedì sarà eseguita l'autopsia sul corpo del padre.
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