Università di Varese, arriva il doppio libretto per trans

A Varese, l’Università dell’Insubria ha approvato il doppio libretto per le persone transessuali che, come spiega il Giorno, è già in vigore in altri atenei.

Secondo l’Arcigay di Varese si tratta di un successo. Tutto parte da una richiesta dei rappresentanti degli studenti che hanno raccolto l’appello presentato da Ivan, un loro collega che, quando si è iscritto, risultava all’anagrafe come Ilenia. "Grazie a lui, che adesso sta sostenendo la dottorato a Genova, questa possibilità verrà data anche a tante altre persone", dice Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese. "Le persone interessate - aggiunge - potranno ottenere un libretto con il nuovo nome anche senza aver ottenuto la rettifica anagrafica. Questo consentirà alle persone trans di identificarsi liberamente con il proprio nome anche in pubblico, e nella fattispecie con i professori, e permetterà loro di sviluppare serenamente la propria carriera accademica senza spiegazioni o senza dover specificare la propria identità".

Federico Galbiati, rappresentante degli studenti nel Senato accademico, definisce la sua una università "inclusiva" e racconta: "Lunedì abbiamo discusso questo nuovo regolamento a cui lavoravamo da mesi e devo dire che nessuno si è messo di traverso all’introduzione di questa novità che tra l’altro non serve solo a chi sta affrontando un percorso di cambio di genere, ma anche a chi vive situazioni delicate come i testimoni di giustizia e magari ha bisogno di cambiare nome per passare inosservato".

D’ora in avanti, per ottenere il cambio di genere sul libretto universitario, agli studenti transgender basterà rivolgersi alla segreteria dell’Ateneo dell'Università e spiegare che si è iniziato un percorso in quanto affetti da disforia di genere. Tutto questo, a condizione che ogni anno si dimostri che sta proseguendo nel percorso per cambiare sesso.