Uomo sfregiato con l'acido: "Se la vittima è un maschio è meno considerato"

William Pezzullo, vittima di un'aggressione con l'acido da parte della sua ex, racconta che non riceverà neanche un euro di risarcimento

Uomo sfregiato con l'acido: "Se la vittima è un maschio è meno considerato"

“Voglio far capire a tutti loro che la violenza non è questione di genere. Che ci sono anche uomini che la subiscono. A me è capitato”. William Pezzulo, sfregiato in faccia con l’acido dalla sua ex fidanzata, Elena Perotti e da un suo complice, il 19 settembre 2012, racconta così alla Verità la sua disavventura.

Oggi Pezzullo parlerà davanti agli studenti dell'Istituto superiore Lunardi di Brescia e spiegherà che, a dispetto della parità di genere, “l'uomo è molto meno considerato, quando è vittima di un attacco con l'acido. Se capita a una donna, l'attenzione mediatica è diversa”. Pezzulo, dal 2012 a oggi, ha subìto una trentina di interventi e da un occhio vede meno di un decimo mentre l’altro glielo hanno enucleato. “Se ho capito bene – spiega - sono a metà percorso dal punto di vista riabilitativo, poi non sarò più quello che sono adesso”. Pezzullo ha ottenuto un risarcimento da 1 milione di euro dai suoi aggressori ma non ha visto ancora nemmeno un euro e non vedrà nulla perché i due risultano nullatenenti. Lei, Elena Perotti, essendo madre di due figli, non ha mai fatto un giorno di carcere nonostante la condanna definitiva a dieci anni. In più lui deve pagare 30mila euro al suo avvocato come “percentuale stabilita dal giudice per avere ottenuto un milione di risarcimento” anche se tale risarcimento non lo avrà mai. Per sostenere le spese la famiglia ha svenduto il bar e lui ha usato persino la liquidazione del padre. Non è bastato ma, grazie a una petizione pubblica, hanno raccolto 12mila euro. In tutto ciò Stato non lo ha aiutato. “Esiste un fondo che copre i rimborsi alle vittime quando i colpevoli non provvedono a risarcire ma vi si può accedere solo se si guadagna meno di 11.500 euro l'anno. Io, invalido al 100 percento, prendo una pensione di 980 euro al mese e quindi supero questa cifra”. Intanto la sua ex difficilmente andrà in carcere anche se ora i suoi figli sono stati dichiarati adottabili.

È vero che rischia di perdere anche il processo d’appello ma quando sarà finito “a quel punto, avrà già scontato l'intera pena, visto che dieci anni di carcere non sono dieci anni effettivi. Di recente aveva anche un profilo Facebook in cui postava foto con suo marito, sorridente. Lei una vita se l'è rifatta. Io no”.

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