Cronache

Varedo, fugge all’alt e aggredisce militari: preso pusher magrebino

Lo spacciatore, con numerose dosi di droga di vario tipo addosso, ha tentato una fuga disperata nel dedalo delle aree dismesse dell’ex Snia. Fermato grazie al prezioso contributo dei militari dell’Esercito italiano

Varedo, fugge all’alt e aggredisce militari: preso pusher magrebino

Fugge ad un controllo a Varedo, dà vita ad un inseguimento ed aggredisce i carabinieri che tentano di fermarlo.

Protagonista della vicenda uno spacciatore marocchino di 30 anni, finito in manette durante il pomeriggio dello scorso venerdì. Lo straniero non era di certo passato inosservato ad una pattuglia di militari della compagnia di Desio, impegnati in un’operazione di controllo del territorio di routine. Il suo atteggiamento fortemente circospetto e la reazione alla vista della gazzella hanno spinto gli uomini dell’Arma, che procedevano lungo via Umberto I (Varedo), ad accostare per effettuare degli accertamenti.

È a quel punto che l’extracomunitario, ignorato l’alt, ha iniziato una fuga disperata verso la stazione ferroviaria Trenord. Dopo aver attraversato i binari, il magrebino ha raggiunto il vecchio complesso industriale dell’ex Snia, sperando di far perdere le proprie tracce all’interno dei capannoni e delle aree dismesse.

Per nulla scoraggiati, i carabinieri non lo hanno mai perso di vista, riuscendo ad individuarlo ed a raggiungerlo. Braccato e con le spalle al muro, il pusher ha cercato invano di disfarsi della droga che aveva addosso per poi scagliarsi contro gli uomini dell’Arma alle sue calcagna. Grazie al prezioso contributo dei militari dell’Esercito Italiano, che si trovavano in stazione come previsto dal piano “Strade Sicure”, il marocchino è stato finalmente fermato.

La perquisizione ha rivelato che l’uomo era in possesso di diverse dosi di marijuana, hashish, eroina e cocaina, già termosaldate e pronte per essere rivendute.

È finito dietro le sbarre con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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