Vaticano, cocaina e pedopornografia: arriva la condanna

Cocaina e pedopornografia all'ombra del Vaticano: arriva la condanna per Ostilio Del Balzo. L'usciere era stato fermato lo scorso primo settembre

Vaticano, cocaina e pedopornografia: arriva la condanna

Ostilio Del Balzo è stato condannato, attraverso un rito abbreviato, a tre anni di reclusione. L'ex dipendente del Vaticano era stato fermato fuori dalla Santa Sede, lo scorso primo settembre, per via di un controllo dei carabinieri. Le forze dell'ordine avevano rivenuto quindici grammi di cocaina divisi in trenta dosi e cinque mini pen drive contenenti video pedopornografici. Il tutto sotto la moquette della sua macchina.

Secondo quanto si apprende su Il Mattino, Del Balzo durante il processo avrebbe provato a sostenere una tesi in grado di scagionarlo: qualcuno avrebbe approfittatto di una "svista" per depositare nella vettura tanto le dosi di cocaina quanto i filmati, ma il giudice del Tribunale di Roma sembra non aver creduto alla giustificazone dell'ex addetto del Pontificio Consiglio della Cultura, un ente presieduto dal cardinale Ravasi che si trova in via della Conciliazione.

Continua a tenere banco, però, la destinazione di quanto ritrovato nell'auto. "Non si può ignorare - aveva dichiarato il magistrato inquirente - che vi sia concreta possibilità che tale materiale fosse destinato a circolare in ambienti ecclesiastici a contatto anche con minori in situazioni di minorata difesa". Del Balzo, insomma, potrebbe far parte di un vero e proprio "giro". L'usciere, del resto, non avrebbe mai avuto problemi giudiziari. E gli inquirenti sarebbero convinti che il materiale fosse riservato a terzi.

"Quando gli hanno sequestrato computer e telefonino - aveva scritto Repubblica - non hanno trovato nessun video memorizzato nel suo pc, niente nemmeno sul suo cellulare. Di solito, quando del materiale simile viene sequestrato a un pedofilo, tutti i supporti sono carichi di video e di siti che rimandano ai filmini in cui sono protagonisti i minori abusati". Difficile, insomma, ipotizzare che Del Balzo sia un abitué della pedopornografia. La cocaina, inoltre, è risultata essere particolarmente "forte".

Le analisi cliniche, come si legge qui, hanno registrato una percentuale di purezza pari al 41%. L'usciere, intanto, non avrebbe fatto nomi dei possibili destinatari. L'ennesimo scandalo Vaticano, però, potrebbe allargarsi in tempi brevi.

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