Cronache

Il Vaticano fa l'elemosina agli occupanti abusivi

Il Vaticano fa l'elemosina agli occupanti abusivi

Purtroppo non aveva bevuto, il cardinale Krajewski. «Non l'ho fatto perché sono ubriaco», ha garantito l'elemosiniere del Papa dopo avere personalmente tolto i sigilli ai contatori della luce di un palazzo occupato del centro di Roma. Dunque non aveva l'attenuante alcolica, dunque era sobrio quando ha commesso un vero e proprio reato in nome e per conto della Chiesa e dunque in nome e per conto di tutti i cattolici me compreso. C'erano una volta gli espropri proletari, adesso ci sono gli espropri vaticani. E dico esproprio per non dire furto: devoto qual sono faccio fatica a definire ladro un cardinale, anche se sembra meritare la definizione... I 400 inquilini abusivi della stabile di via Santa Croce in Gerusalemme non pagavano la bolletta da sei anni e i 300mila euri di debito dovranno essere pagati da qualcun altro. Temo dai cittadini comuni a cui nessun cardinale-elettricista toglierebbe i sigilli in caso di prolungata morosità. La cifrona finirà spalmata sulle loro bollette perché di sicuro non pagherà il Comune di Roma, che non ha nemmeno gli occhi per piangere, e difficilmente pagherà il cardinale, silenzioso sul non secondario dettaglio. E comunque lo dovrebbe fare con i soldi dell'obolo di San Pietro, quelli versati da noialtri praticanti, e sarebbe un utilizzo alquanto divisivo perché Spin Time Labs, così si chiama in odio alla lingua italiana il palazzo occupato, è in realtà una sorta di centro sociale, politicamente connotatissimo. Basti dire che hanno subito solidarizzato con gli abusivi Sabina Guzzanti e Wu Ming 1, uno degli scrittori che più si è battuto affinché al Salone di Torino non venisse presentato il libro di Salvini. Insomma Spin Time Labs non può definirsi un faro di libertà, e neanche una mensa dei poveri visto che al suo interno ospita un'osteria dove si servono tagliolini alla cernia (il tonno in scatola se lo mangi chi deve rinunciare ai lussi alimentari per pagare regolarmente le bollette). Nemmeno un oratorio, siccome al suo interno c'è uno spazio discoteca in cui vengono organizzate serate queer e lgbtq: se non avete capito bene di cosa si tratta vi segnalo che Dio mandò su Sodoma una pioggia di zolfo e fuoco per attività abbastanza simili. Può darsi che il purtroppo sobrio cardinale Krajewski ignorasse questi particolari e che dunque non sia complice dell'empietà.

Ma è senz'altro complice dell'illegalità e della crescente confusione che agita la Chiesa e lascia i fedeli sempre più perplessi.

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