Cronache

Vaticano, Papa Francesco tenta la svolta sulle finanze

Guerrero Alves è il nuovo prefetto della Segreteria per l'Economia del Vaticano. La scelta di Papa Francesco è ricaduta ancora una volta su un gesuita

Vaticano, Papa Francesco tenta la svolta sulle finanze

Papa Francesco ha scelto il sostituto del cardinale George Pell per la Segreteria per l'Economia. La mossa era attesa da tempo. Gestire le finanze del Vaticano in maniera sempre più trasparente è uno degli obiettivi di questo pontificato. E Jorge Mario Bergoglio, com'era già accaduto per la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha individuato in un consacrato gesuita l'uomo giusto per un incarico tanto delicato quanto di spessore. Sarà infatti padre Guerrero Alves, spagnolo ed appartenente alla Compagna di Gesù, ad occuparsi delle finanze della Santa Sede. Stando alle prime informazioni, intanto, è possibile annotare come Alves non stia per essere elevato a vescovo. Il pontefice argentino non bada troppo agli aspetti gerarchici quando si tratta di nominare persone giuste al posto giusto.

"Spero di contribuire alla trasparenza economica della Santa Sede e di fare un uso efficiente dei beni e delle risorse che sono al servizio dell'importante missione evangelizzatrice della Chiesa". Queste, secondo l'Adnkronos, sono le prime parole pronunciate da padre Guerrero Alves in qualità di nuovo prefetto, che ha rilasciato questa ed altre dichiarazioni aVatican News. Nel corso di queste settimane, è balzato agli onori delle cronache uno scandalo riguardante proprio la gestione di "fondi vaticani". Un elemento, questo, che può aver accelerato la decisione del Santo Padre, che è stata ufficializzata solo oggi dopo un'attesa abbastanza prolungata. Padre Guerrero Alves non è stato selezionato a caso: tutta la sua storia formativa è centrata sugli studi in economia, per quanto negli anni delll'apprendimento si sia interessato, e parecchio, anche di filosofia.

Nel frattempo, in Australia, continua a tenere banco la vicenda processuale del cardinale George Pell, che non si occupava più della Segreteria per l'Economia e che si trova ancora nel carcere di Melbourne dove, in seguito all'accettazione del ricorso da parte dell'Alta Corte, attenderà l'appello, che dovrebbe avere inizio entro il mese di marzo. Parliamo di un alto ecclesiastico condannato in primo grado a sei anni per abusi sessuali commessi ai danni di due minorenni. Ma adesso bisognerà vedere se la sentenza definitiva rileggerà in qualche modo il quadro complessivo o confermerà quanto disposto sino a questo momento.

Anche la delicatissima vicenda del cardinale Pell fa sì che questa scelta, quella ricaduta su Guerrero, sia già stata attenzionata: molti commentatori, di questi tempi, hanno rimarcato come il Papa della Chiesa cattolica abbia selezionato persone poi finite al centro di alcuni scandali. Si vedano, per esempio, alcune vicissitudini che abbiamo riportato di recente.

Guerrero, insomma, non dovrà tradire le attese del vescovo di Roma, che confida in suo confratello gesuita per far sì che Vaticano e trasparenza viaggino in maniera parallela.

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