Ventimiglia, va a fuoco la tendopoli sgomberata

Smantellata la tendopoli a Ventimiglia, ma durante la pulizia del greto qualcuno ha appiccato un incendio

Ventimiglia, va a fuoco la tendopoli sgomberata

Ventimiglia - Oggi sulla tendopoli abusiva dei migranti, a Ventimiglia, è stata messa una volta per tutte la parola "fine". All'alba, infatti, sono iniziate le operazioni di smantellamento, alla presenza di un nutrito servizio d'ordine, circa settanta agenti e militari, con le ruspe del Comune che hanno portato via più o meno centoventi tende che non potranno più tornare sul greto del fiume Roja. "Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica - ha affermato il questore di Imperia, Cesare Capocasa - ha deciso di ripristinare la sorvegliabilità di questo contesto ambientale, considerando che ultimamente si sono verificati numerosi atti di violenza, che non potevano essere visibili, per la presenza delle tende. Ci siamo anche trovati di fronte a un business del posto tenda". Prosegue il questore: "Insomma, bisognava intervenire per ripristinare la sicurezza interna al campo e quella esterna del quartiere". Non si può parlare di sgombero forzato, perchè con l'intervento di alcuni mediatori culturali, i circa duecento stranieri del campo sono stati avvisati con giorni in anticipo della "pulizia" straordinaria. Uno degli stranieri, che è ancora in fase di identificazione, per un gesto di rabbia ha dato fuoco alla propria tenda, pur di non vederla spazzata via dalle ruspe. Pessime le condizioni igienico sanitarie dell'area, con sporcizia, rifiuti ed escrementi ovunque. I migranti vivevano proprio come in una fogna a cielo aperto. Le operazioni di pulizia dovrebbero, infatti, proseguire per altri due giorni. D'ora in poi un servizio d'ordine pattuglierà costantemente l'rea del fiume, per evitare l'installazione di nuove tende. I migranti, se vorranno, potranno tornare sul fiume, ma saranno costretti a dormire a cielo aperto. La tensione raggiunta negli ultimi giorni, infatti, è stata troppo alta. Numerose le aggressioni, alcune delle quali terminate con sassaiole contro i cittadini e addirittura contro i carabinieri. La polizia ha appurato che si era creata una sorta di racket per il posto in cui posizionare la tenda.

Molti dei migranti "sfrattati", alla fine, hanno accettato di essere ospitati nel più attrezzato centro di accoglienza del Parco Roja, dove possono avere vitto e alloggio gratuito; altri cercheranno in queste ore di attraversare come meglio possono la frontiera con la Francia; altri ancora si sono sparsi in città in attesa di decidere il da farsi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica