Verona, il sindaco fa annullare l'evento pro gay

Il Comune di Verona ha annullato un'iniziativa pro gay che sarebbe dovuta essere presente al tradizionale festival di giochi da strada

Verona, il sindaco fa annullare l'evento pro gay

Verona non ospiterà la "Biblioteca Vivente", un evento che ha per protagonisti i gay. Il Comune, dopo aver analizzato la tipologia dei contenuti, ha ritenuto che tale iniziativa"non fosse adeguata al messaggio culturale del festival dei giochi di strada, tradizionalmente indirizzato alle famiglie e al pubblico dei bambini quale occasione ludica e di riscoperta del gioco popolare".

Il progetto "Biblioteca Vivente", curato dalla Fondazione San Zeno Onlus presieduta dal patron di Calzedonia Sandro Veronesi, è stato presentato come un esperimento per creare una cultura del dialogo "che non discrimini le persone in base alla loro origine etnica, alla religione, alle convinzioni personali, al genere, all’orientamento sessuale, all’età o alla condizione di disabilità". Durante l'evento vi sono persone in carne ed ossa che interpretano dei libri scelti dai lettori in base al titolo. In un incontro a tu per tu di circa 30 minuti, si possono così "conoscere realtà di vita diverse dalla propria, con le quali difficilmente si entra in contatto nella quotidianità», come si legge sul sito web dell’iniziativa. Tra i titoli scelti per quest’anno, alcuni hanno un chiaro riferimento all’orientamento sessuale: " 'Diversamente amare', 'Quando ero frocio', 'Semplicemente gay', 'Lesbica e va bene così', 'Mio figlio gay' ".

Contro l'evento si è schierato il Popolo della Famiglia che ha parlato di "affronto inaccettabile" per degli incontri che "appaiono improntati, sotto la scusa della lotta ai pregiudizi, alla promozione di una cultura contraria alla famiglia". Da qui è nata la richiesta, rivolta al sindaco Sboarina, di far annullare l'evento"secondo quella che è stata la linea politica culturale nei confronti della famiglia e della libertà di scelta educativa indicata e promessa anche in campagna elettorale".

Come ricorda il Corriere della Sera, nel suo programma elettorale, Sboarina ha promesso il "ritiro dalle biblioteche e dalle scuole comunali o convenzionate dei libri e delle pubblicazioni, che promuovono l’equiparazione della famiglia naturale alle unioni di persone dello stesso sesso" oltre che l’"interruzione di iniziative che promuovono anche indirettamente questo stesso obiettivo"

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