Cronache

Vittorio Sgarbi distrugge il sindaco di Roma e la sua giunta

Il critico d'arte, che però ha anche esperienza e competenza in ambito di amministrazione cittadina, scorre col proprio smartphone la lista della giunta di Roma, a cominciare dal vicesindaco

Vittorio Sgarbi distrugge il sindaco di Roma e la sua giunta

Vittorio Sgarbi ha pubblicato un video su Facebook per esprimere tutto il proprio disappunto dopo la scelta del sindaco di Roma, Virginia Raggi, di nominare una giunta alla guida della Capitale, attribuendo agli assessori deleghe e competenze che, per così dire, esulano dalle classiche nomenclature a cui siamo abituati.

Il critico d'arte, che però ha anche esperienza e competenza in ambito di amministrazione cittadina, scorre col proprio smartphone la lista della giunta di Roma, a cominciare dal vicesindaco.

Daniele Frongia, infatti, oltre a essere il vice di Virginia Raggi, è assessore alla Qualità della vita, "una banalità indegna persino di Marzullo". Delega anche alle "Politiche giovanili", ulteriore banalità "indegna persino di Veltroni e di Rutelli", aggiunge.

Laura Baldassarre è assessore alla Persona, "una stupidaggine". La stessa è anche assessore alla Comunità solidale, concetto che il critico non capisce: "Che vuol dire? C'è una comunità non solidale?".

L'elenco prosegue con Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale, preferita dalla Raggi alla più comune Cultura.

C'è anche l'assessorato alla Roma semplice, "perché occorre semplificare tutto", dice Vittorio Sgarbi.

Linda Meleo invece è l'assessore alla Città in movimento, ovvero i Trasporti, una delle denominazioni "più idiote" di tutta la giunta; "quando la città sta ferma l'assessore non c'è più", continua il critico d'arte.

Non c'è pace neanche per Paola Muraro, che non poteva essere un semplice assessore all'Ambiente, ma diventa assessore alla Sostenibilità ambientale. "Ma cosa vuol dire?", si chiede Sgarbi, "occorre un ambiente sostenuto, sostenibile?".

Gli unici a salvarsi, per sobrietà, sono Paolo Berdini e Adriano Meloni, rispettivamente assessori all'Urbanistica e infrastrutture e allo Sviluppo economico, turismo e lavoro.

Ce la stava per fare anche Marcello Minenna, assessore al Bilancio e al patrimonio, ma la sua terza delega, quella alla riorganizzazione delle municipalizzate non piace a Vittorio Sgarbi: "Non all'organizzazione, ma alla riorganizzazione perché bisogna specificare che gli altri hanno fatto male; un assessorato di ordine morale".

Per chi volesse vedere il video della recensione della giunta Raggi, eccolo qui:

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