Volantini choc a Torino: il presidente Cirio nella foto delle Br

Il volto del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al posto di quella di Aldo Moro nella storica foto che ritraeva il leader Dc durante i giorni del rapimento da parte delle Brigate rosse. È l'immagine comparsa sui volantini trovati affissi vicino al centro sociale Askatasuna di Torino

Volantini choc a Torino: il presidente Cirio nella foto delle Br

Alcuni vergognosi volantini sono stati affissi a Torino sui muri del centro sociale Askatasuna. Stampati su un foglio A4 ritraggono il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio (Forza Italia), in un fotomontaggio che è del tutto simile alle foto che le Brigate Rosse erano solite mandare ai giornali mostrando, come dei sinistri trofei di guerra, i loro prigionieri. Sullo sfondo dietro Cirio campeggia il simbolo delle Br. La memoria di molti andrà subito a quella foto in cui le Br avevano ritratto Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, rapito nella primavera del 1978 e poi ucciso dopo 55 giorni di prigionia. Sotto la foto, nel volantino, c'è una strana frase: "I cosplayer che vogliamo". I cosplayer sono gli appassionati dei fumetti che si travestono indossando i vestiti dei loro amati supereroi e cercano di muoversi proprio come loro.

Minaccia, provocazione o scherzo di cattivo gusto? Le autorità indagano. Di certo la situazione a Torino non è delle più tranquille, visto e considerato che il magistrato del Tribunale di Sorveglianza Elena Bonu, che aveva appena respinto la richiesta di misure alternative al carcere per la portavoce dei No Tav, Dana Lauriola, sono stati recapitati due proiettili. Per ovvi motivi di sicurezza al magistrato è stata subito assegnata una scorta.

Altri volantini, invece, sono stati trovati intorno al palazzo di Giustizia di Torino. Contenevano alcune foto con i rappresentanti delle istituzioni, prefetto, questore, il capo della Digos e alcuni magistrati. In più c'erano delle scritte offensive e minacciose. Tipo questa: "La mafia del Tav siede in prefettura, questura, tribunale: smascheriamo i membri della cupola!". Un altro messaggio fa riferimento ad alcune vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti i No Tav, alcuni dei quali legati proprio al centro sociale Askatasuna. Questi volantini sono legati a un sedicente "Nuovo Pci".

Il governatore Cirio ha ricevuto la solidarietà delle principali forze politiche. Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, osserva che Cirio è "vittima di una spregevole e indegna intimidazione. La politica è dibattito, dissenso, confronto anche acceso, ma non può mai scadere in azioni indecenti e minacciose come quella di Torino. Forza Alberto, avanti, con più convinzione di prima". Fabrizio Ricca, assessore regionale alla Sicurezza del Piemonte (Lega), sottolinea che che "i volantini non sono una bravata o uno scherzo di cattivo gusto ma un messaggio preoccupante lanciato da chi vuole alzare la tensione nel Paese. Gesti simili vanno puniti e i responsabili devono essere individuati quanto prima".

"Piena solidarietà di Fratelli d'Italia al governatore del Piemonte Alberto Cirio", dichiara la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

"Lo spregevole volantino intimidatorio trovato, guarda caso, nei pressi del centro sociale 'Askatasuna' dimostra come ancora oggi il clima di odio violenza degli anni di piombo si annidi in alcuni ambienti che arrivano ad usare un omicidio per minacciare le istituzioni. Mi auguro che gli inquirenti facciano tempestivamente luce sul caso e che i responsabili siano individuati e puniti perché questa gente è indegna dell'Italia e del popolo italiano".

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