Cronache

Vomito e diarrea, paura per l'acqua del rubinetto: "Non bevetela"

Circa 400 persone nel Pescarese sono state intossicate dal batterio Clostridium Perfingens, un microrganismo resistente anche alle temperature molto alte

Vomito e diarrea, paura per l'acqua del rubinetto: "Non bevetela"

I primi sintomi sono stati avvertiti da un ristretto numero di persone già domenica sera. Febbre, diarrea e vomito i malesseri accusati da alcuni abitanti di San Valentino in Abruzzo Citeriore, un piccolo centro in provincia di Pescara. Con il passare delle ore i casi sono aumentati, fino a coinvolgere anche una ventina di residenti del vicino comune di Scafa. In totale, nel giro di tre giorni, circa 400 persone sono state colpite da un’aggressiva forma di gastroenterite. Immediatamente è scattato l’allarme: il Comune di San Valentino e l’Asl hanno ordinato l’analisi dell’acqua potabile, da cui è emersa la presenza del batterio Clostridium Perfingens, un microrganismo resistente anche alle temperature molto alte.

A quel punto, è partito l’ordine da parte del sindaco di non utilizzare l’acqua del rubinetto in alcun modo, neppure bollita. L’Asl di Pescara ha reso noto l’esito delle analisi che hanno confermato la presenza del batterio termoresistente, oltre ad altri germi coliformi. La protezione civile cittadina si è preoccupata di consegnare a domicilio, per le famiglie colpite dal microrganismo, medicinali e acqua potabile. Adesso partiranno le indagini da parte dei carabinieri per scoprire in che modo il Clostridium Perfingens sia finito nell’acquedotto di San Valentino. Il batterio solitamente si trova sulla carne cruda o comunemente nel terreno.

Le persone con infezione da Clostridium Perfingens sviluppano diarrea e crampi addominali entro 6-24 ore dal contatto col batterio. L'infezione solitamente inizia improvvisamente e dura meno di 24 ore. Le cure e i trattamenti contro le infezioni da Clostridium perfringens prevedono la somministrazione di preparati per la reidratazione da prendere per via orale. Nei casi più gravi vengono somministrati soluzioni di liquidi ed elettroliti per via endovenosa. L'uso di antibiotici non è raccomandato.

L’amministrazione comunale ha rassicurato la cittadinanza predisponendo interventi immediati per debellare il germe, ma l’opposizione ha attaccato duramente l’operato dell’esecutivo. “Il sindaco e la maggioranza consiliare – hanno dichiarato al quotidiano Il Messaggero alcuni esponenti della minoranza – si assumano le loro responsabilità ammettendo il fallimento su tutti i fronti. Si autosospendano dall'incarico e affidino alla protezione civile regionale il governo dell'emergenza.

L’amministrazione, adesso, si dovrà preoccupare di rimborsare i cittadini che hanno subito danni fisici, economici e morali”.

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