Un bambino di profilo che cammina davanti a un muro costellato da disegni di lanciarazzi e lo sguardo basso a fissare i piedi. È questa la foto scattata da Marco Gualazzini – fotoreporter de ilGiornale.it e de Gli Occhi della Guerra – finalista nella categoria “environment” del World Press Photo, il prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.
Un'immagine scattata in Ciad e che ritrae un almajiri, un orfano. “Sono prevalentemente rifugiati nigeriani – spiega Gualazzini – che vivono in gruppo nelle città del Sahel e durante il giorno mendicano per le strade, si spostano tutti insieme avvolti in jalabie logore e stringendo l'unica cosa che hanno: delle ciotole con le quali questuano un tozzo di pane o qualche moneta osservarli mentre camminavano davanti a quel muro dove avevano disegnato dei lanciarazzi è stato impattante. Loro disegnano delle armi perché quella è la sola realtà a cui sono abituati. La foto selezionata racconta tutto questo”.
Per il fotoreporter 42enne questa vittoria “rappresenta un traguardo e un nuovo punto di partenza. È un'esperienza importante, moderna e ha due risvolti. Da un lato c'è entusiasmo personale, e sono orgoglioso e lusingato di questo riconoscimento, ma allo stesso tempo sono anche un po' spaventato. Nel fotogiornalismo l'autorialità del fotografo dovrebbe quasi scomparire. Celebrando i fotografi, infatti, temo che l'attenzione si sposti dai soggetti delle foto agli autori delle stesse”.
Per ilGiornale.it e Gli Occhi della Guerra, Gualazzini ha realizzato numerosi reportage, coprendo sia le mille sfide dell'Africa nera sia il dramma della droga in Pakistan. Il reportage sul Ciad, realizzato insieme a Daniele Bellocchio, è stato candidato, sempre dal World Press Photo, tra le migliori storie dell'anno mentre il suo scatto è stato nominato tra le sei fotografie dell'anno.
Andrea Pontini, amministratore delegato de ilGiornale.it, ha così commentato l'ottimo risultato di Gualazzini: “Io, da sempre, e tutti coloro che lavorano con me lo sanno, ho un sogno: che uno dei fotografi de Gli Occhi della Guerravinca un World Press Photo. Il sogno ora si potrebbe avverare. Sono felicissimo e mi complimento con Marco e Daniele perché questo lavoro è il giusto riconoscimento per delle foto straordinarie e per il loro lavoro di squadra.
Sono inoltre contento per tutto il team de Gli Occhi della Guerra: questo World Press marca la passione e l'entusiasmo di tutto il gruppo”.Il reportage sul Ciad verrà pubblicato su Gli Occhi della Guerra il prossimo 11 aprile, in concomitanza con le premiazioni del World Press Photo.
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