Cultura e società

Morto Dominique Lapierre, scrisse "La città della gioia"

Si è spento a 91 anni lo scrittore e filantropo francese. Tante le sue iniziative a favore dei fragili. A una fondazione aperta con madre Teresa di Calcutta donò la metà dei suoi diritti d'autore

Morto Dominique Lapierre, scrisse "La città della gioia"

È scomparso all'età di 91 anni lo scrittore francese Dominique Lapierre, conosciuto per alcuni importanti bestseller internazionali come "La città della gioia", "Più grandi dell'amore" e molti altri. Nato il 30 luglio 1931 a Châtelaillon-Plage, Lapierre è stato una grande firma della rivista periodica francese Paris Match.

La carriera

Diplomatosi al Lafayette College (Pennsylvania), Dominique Lapierre è stato il corrispondente di Paris Match per ben quattordici anni. Entrato nell'esercito francese, dove militò in un reggimento di carri armati per poi essere impiegato come interprete, fece amicizia col caporale statunitense Larry Collins, famoso giornalista e scrittore con il quale portò avanti numerose collaborazioni. Concluso il servizio militare, Collins entrò alla United Press di Parigi per poi diventare inviato in Medio Oriente per il settimanale Newsweek. Lapierre, come abbiamo detto, divenne il reporter di Paris Match.

Autore e filantropo, Dominique Lapierre viene ricordato per le opere "La Città della Gioia" e "L'Arcobaleno nella notte". Altri suoi famosi lavori sono "Mille soli" e "India mon amour". Insieme a Larry Collins scrisse "Parigi brucia?", "Gerusalemme, Gerusalemme" e "New York brucia?". Con Javier Moro, invece, pubblicò "Mezzanotte e cinque a Bhopal".

Tante le sue iniziative a favore dei fragili. Insieme a Maria Teresa di Calcutta, nel 1982 aprì la fondazione Action pour les enfants des lépreux de Calcutta, a cui ha donò la metà dei suoi diritti d'autore.

Una caduta gli creò grandi problemi

Il 10 giugno 2012 a causa di una brutta caduta entrò in coma e le sue condizioni di salute, malgrado le cure, continuarono a peggiorare nel corso degli anni. Ultimamente lo scrittore aveva perduto l'uso della parola, oltre a quello degli arti. Da tempo non era più in grado di scrivere. Oggi la notizia della morte, confermata anche dalla casa editrice Mondadori, che si è occupata della pubblicazione delle opere dell'autore francese in Italia.

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