«Lorenzo Viani. La Collezione Bargellini e altre testimonianze» è il titolo della mostra che si aprirà il 26 settembre a Firenze (Ente Cassa di Risparmio, Sala delle Colonne, sino al 3 novembre) e poi a Viareggio (Galleria darte moderna e contemporanea «Lorenzo Viani», 12 novembre-13 dicembre). È un ricco corpus di opere che ripercorre tutta lattività pittorica di Viani, dagli inizi fiorentini con Fattori sino agli ultimi anni divisi tra Viareggio e il sanatorio di Nozzano, con opere come Vecchi pescatori (non esposti dal 1915) e capolavori come Il cortile della Ruche, Le zingare, Gli anarchici. A raccoglierli dagli anni Sessanta è stato Alberto Bargellini, nato a Viareggio nel 1932 e scomparso nel 2008. Docente di Didattica della Chimica alla Scuola SantAnna di Pisa, in varie università europee e statunitensi, era nipote dellomonimo zio Alberto, entrato nella leggenda come trepido palombaro con il mitico «Artiglio», battello per le immersioni a grandi profondità, che gli fu fatale nel 1930 nel tentativo di recupero del prezioso carico della nave inglese «Egypt». Il libro Lorenzo Viani. Scritti e battaglie darte (Mauro Pagliai Editore, pagg. 409, euro 25) a cura di Marcello Ciccuto, docente di Letteratura italiana allUniversità di Pisa, e di Enrico Lorenzetti, dirigente alla Regione Toscana e studioso del Novecento, riunisce un centinaio di scritti di Viani tra il 1906 e il 1936: articoli per giornali e riviste e appunti autobiografici. Un panorama ricco in cui si possono cogliere i punti di vista del pittore-scrittore nei confronti di artisti come Rodin, Van Gogh, Chini, Boccioni, lamato Fattori, Lega, i macchiaioli, a tanti altri meno noti. Giudizi da cui emerge la simpatia per la forma robusta, la tradizione toscana di Giotto e dei senesi, sino a quel «Novecento Italiano», la rassegna inaugurata da Mussolini, esaltato in un articolo del 19 febbraio 1926 ne Il popolo Toscano.
Interessanti anche gli spunti personali, in cui Viani spiega come intende la sua arte, «unarmonia di macchie di colore discordanti», una pittura ispirata dalla strada: «Credo che la fonte di ogni ispirazione sia la strada, chi non è stato vagabondo non può affermare lintimità delle cose mie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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