Galleria «M77», un ponte tra l'arte italiana e l'America

Mille metri quadri, finestroni e mura spesse, quelle degli edifici industriali che oggi lasciano spazio a modi nuovi di fare impresa. Siamo a Milano, zona Mecenate, periferia est della città. Qui è nata una nuova galleria d'arte, la M77 Gallery di Giuseppe Lezzi: aprirà al pubblico il 29 maggio, ma una prima importante prewiev, per gli addetti ai lavori, è stata la presentazione del libro Collezionisti d'arte tra professione e passione (ed. 24Ore Cultura) - con Angelo Crespi Claudia Consolandi, Giovanna Forlanelli, Michele Bonuomo e Gillo Dorfles - che ha avuto per tema il significato del collezionare nel '900, attraverso i ritratti di grandi imprenditori che hanno fatto dell'arte il loro secondo mestiere. Per l'occasione, è stata esposto un florilegio di opere della collezione del notaio Paolo Consolandi, raffinato cultore di arte contemporanea scomparso nel 2010: tra gli altri, un'inedita opera di Lucio Fontana in collaborazione con Hisachika Takadashi e un lavoro concettuale di Fischli&Weiss.
L'evento è stato un assaggio di ciò che verrà, spiega Giuseppe Lezzi, una vita da mercante d'arte con la “fissa” per i figurativi italiani (i nomi forti della sua scuderia sono Velasco, Papetti, Petrus, Siciliano), convinto che sia il tempo di fare il grande balzo: «Servono spazi e progetti giusti». E M77 - ex capannone rimesso a nuovo nella nascente città della moda - se ne assume il compito: «Abbiamo bisogno di ponti e questa galleria li costruirà attraverso collaborazioni internazionali. Dobbiamo crescere e far diventare significativi i nomi dei nostri artisti nelle aste che contano, all'estero». Filo diretto dunque con New York, dove Lezzi ha instaurato importanti collaborazioni: una su tutte, quella con la prestigiosa Paul Kasmin Gallery. E poi c'è la programmazione di M77 - logo firmato da Fabio Novembre - che vuole distinguersi dalla tradizionale modalità espositiva: «Per sopravvivere le gallerie devono proporre cose nuove: punteremo tutto su mostre inedite. Gli artisti che chiameremo a collaborare nelle tre esposizioni annue, alternando nomi italiani a personalità straniere, dovranno venire da noi con opere mai viste prima».

Off Paper è il titolo della prima mostra, firmata da Luca Pignatelli, che avrà il compito di rappresentante lo spirito della galleria portando progetti nuovi per intercettare l'attenzione dei collezionisti e del mercato. E inediti saranno anche i lavori di Santi Moix che approderanno da M77 in autunno: l'artista di Barcellona, della scuderia Kasmin, porterà un nuovo progetto di ricerca.

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