Metamorfosi dell'ambiente, uomo e territorio al Ragusa Foto Festival

Dal 30 giugno al 30 luglio, in Sicilia, nella splendida cornice barocca di Ibla, la manifestazione internazionale dedicata alla fotografia d'autore. Seminari, proiezioni, educational, premio portfolio, talk e mostre con grandi maestri

La maldive a rischio ambiente in uno scatto di Francesco Zizola
La maldive a rischio ambiente in uno scatto di Francesco Zizola

E' dedicata alle Metamorfosi del Territorio la sesta edizione del Ragusa Foto Festival che si tiene dal 30 giugno al 30 luglio, in Sicilia, nella splendida cornice barocca di Ibla, dedicato al linguaggio della fotografia che più di altri comunica e interpreta la complessità della società contemporanea.

Inaugurazione venerdì 30 giugno e fino a domenica 2 luglio si svolgeranno seminari, proiezioni, educational, premio portfolio, talk, animati da protagonisti della fotografia di primo piano che solleciteranno un confronto fra le differenti espressioni di creatività, promuovendo una riflessione su un tema quanto mai attuale e urgente perchè mette al centro i cambiamenti del territorio provocati da comportamenti che mettono quotidianamente in pericolo il pianeta e l’umanità. Solo negli ultimi anni sta maturando una certa sensibilità rispetto alla necessità di una vera alleanza tra l’uomo e l’ambiente. In questo scenario la fotografia assume un ruolo centrale per denunciare i disastrosi effetti dei cambiamenti climatici e degli stili di vita contemporanei nel mondo, non solo nella dimensione del consumo delle risorse ma anche dei diritti umani e del poter fare.
Il festival è prodotto dall’associazione culturale Antiruggine, in collaborazione con il Comune di Ragusa, e patrocinato dal Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa e dalla Camera di Commercio. Quest’anno la direzione artistica del festival si avvale di un comitato scientifico composto dai fotografi Fabio Florio, Roselena Ramistella, Javier Marcelo Cabrera e della fondatrice, la giornalista Stefania Paxhia.

PREMIO MIGLIOR PORTFOLIO

L’iscrizione alle letture portfolio è gratuita e chi vi partecipa potrà candidarsi alla selezione per il Premio Miglior Portfolio 2017. Il festival garantirà al vincitore un premio di 500 euro e la produzione ed esposizione della mostra all'edizione 2018. La giuria, composta da tutti i lettori coinvolti, decreterà il migliore portfolio. Per l’edizione 2017 i lettori sono Paola Binante, fotografa professionista, docente e coordinatrice del corso specialistico di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e del corso specialistico in Fotografia all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino; Enrico Bossan fotografo e scopritore di talenti, responsabile del dipartimento di Fotografia della scuola Fabrica del Gruppo Benetton, direttore editoriale di Colors magazine e responsabile dell’area Editorial; Benedetta Donato curatrice indipendente, collabora stabilmente con diverse realtà espositive ed editoriali italiane, contributing editor per le riviste Il Fotografo e Eyesopen! infine Paolo Versone, fotografo e membro della Agence Vu di Parigi, collabora con le principali riviste italiane e internazionali.

“COMUNCARE LE METAMORFOSI DEL TERRITORIO ATTRAVERSO IL FOTOREPORTAGE”

Sabato 1 luglio, alle ore 18.30 presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri, fra gli altri eventi si tiene il seminario che varrà per la formazione obbligatoria dei giornalisti. Per iscriversi all’evento, promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, basta accedere alla piattaforma Sigef. Raccontare, comunicare e informare tramite il linguaggio della fotografia per far conoscere i cambiamenti in atto e divulgare la necessità urgente di affrontare le giuste misure per proteggere il nostro pianeta, la società, i diritti umani e promuovere la giustizia sociale tra le popolazioni vulnerabili. Saranno presenti: Francesco Zizola, fotogiornalista agenzia Noor, Amsterdam ; Hossein Farmani, fondatore premio Lucie Awards, Los Angeles, Paolo Verzone, fotoreporter membro Agence Vu, Silvia Gaiani, ricercatrice in tematiche ambientali, Università di Bologna; Sandro Serenari presidente E-qo, associazione non profit rappresentata al Parlamento europeo.

SLIDELUCK GOES TO RAGUSA FOTO FESTIVAL

Presenza importante, durante le giornate inaugurali, quella di Slideluck organizzazione artistica, internazionale e no-profit con sede a New York, che si dedica alla creazione e al rafforzamento del senso di aggregazione e condivisione attraverso la fotografia. Sarà proiettata una selezione di lavori provenienti dall'archivio di Slideluck global, a cura di Maria Teresa Salvati responsabile europea di Slideluck, dedicata al tema dell’edizione 2017 del festival. Dal 2000 Slideluck organizza eventi in oltre 100 città in tutto il mondo mostrando i lavori di più di 10.000 artisti. L’organizzazione funge da vetrina per l’esposizione di progetti innovativi e si rivolge a fotografi, curatori, collezionisti ed editor.

AUTORI E MOSTRE

A Palazzo Cosentini dal 30 giugno al 30 luglio sono in mostra due collettive e quattro autori di fama internazionale che rivelano il rapporto fra l’uomo e l’habitat che gli è stato affidato. “Climate Change Evolution”, è stata realizzata per l’apertura della XXI Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico (COP21) a Parigi. La collettiva comprende gli scatti di grandi autori contemporanei, alcuni dei quali hanno dedicato le proprie vite a documentare le cause e gli effetti dei cambiamenti climatici, ed è curata da Hossein Farmani, fotografo e fondatore della Lucie Awards Foundation.
Tra le tragiche conseguenze dei cambiamenti climatici c’è l’innalzamento del livello dei mari. Quest’anno Francesco Zizola, fra i tanti reportage dedicati al mare, porta a Ragusa Foto Festival “The dark side of the (honey) moon” progetto dedicato alle isole Maldive, paradiso in pericolo che rischia di scomparire sommerso dall'Oceano Indiano come conseguenza del riscaldamento globale.

Il fotogiornalista tedesco Peter Bauza, vincitore WPP 2017, con il suo racconto visivo “Copacabana Palace”, rivela la dura quotidianità di oltre 300 famiglie che occupano un complesso condominiale mai terminato, costruito oltre 30 anni fa, a circa 60 km dalla città carioca, volto scomodo delle Olimpiadi di Rio 2016.Quasi sempre accanto ai paesaggi del degrado ambientale, si trovano territori in stato di abbandono e rovina, caratterizzati da povertà, mancanza di lavoro ed emarginazione.

L’altra collettiva, “Territorio di formazione” curata dalla fotografa e docente Paola Binante, nasce dalla riflessione sulla portata metodologica dello studio della fotografia nelle istituzioni italiane di alta formazione artistica (Accademia di Belle arti di Bologna e ISIA di Urbino); comprende i lavori di sette giovani autori italiani, e approfondisce l’uso della fotografia come strumento di ricerca sul territorio. A questa evidenza, nel lavoro di Piergiorgio Sorgetti e Mattia Parodi, si affiancano l’applicazione di un metodo in parte scientifico, il ricorso all’archivio come innesco di un processo di rilettura del territorio in quello di Caterina Iiriti, la combinazione tra realtà e visione nella sua possibile ambiguità per Vanesa Lucchetti e Andrea Lopetrone, fino alla riflessione del luogo traslata dal racconto per Raffaella Losito e Igor Londero.

Il progetto di Andrea Alessio, “Un_Natural Bestiary”, denuncia come sia morta la nostra natura animale chiusa su sé stessa tra i propri artifici, quasi come un orso che appare tra le rocce finte in uno zoo o in un museo, dove capita di non distinguere un animale vivo, ferito nel suo istinto, da un animale imbalsamato, rigido e goffo allo stesso tempo.


Guia Besana nel suo progetto dal titolo “Poison”, cerca di rappresentare visivamente la sua preoccupazione per i disastri causati da comportamenti umani sbagliati. Immagini di donne che si trovano, in maniera sentimentale, all'interno di scene di distruzione e corruzione compiuta o che definiscono candidamente l'inevitabile conseguenza.

Informazioni: www.ragusafotofestival.it

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