Dal rigattiere di parole: "Curiosità"

L’aspetto più curioso della parola curiosità è il fatto che essa derivi dal latino cura, intesa come premura, sollecitudine. Il curioso è innanzitutto chi si cura di qualcosa; solo dopo questa definizione di base, il significato si spinge a chi vuol sapere, indagare, conoscere, e curiosità è la qualità di chi o di ciò che è curioso

Dal rigattiere di parole: "Curiosità"

L’aspetto più curioso della parola curiosità è il fatto che essa derivi dal latino cura, intesa come premura, sollecitudine. Il curioso è innanzitutto chi si cura di qualcosa; solo dopo questa definizione di base, il significato si spinge a chi vuol sapere, indagare, conoscere, e curiosità è la qualità di chi o di ciò che è curioso.

Riferito alle persone, il Dir schematizza due accezioni; una positiva: desiderio di sapere, una delle principali molle della conoscenza; una negativa: il desiderio inopportuno e alquanto fastidioso di intromettersi nei fatti altrui. Riferito a cosa, è oggetto strano e inconsueto, perciò suscitatore di curiosità. La curiosità è anche stranezza, cosa bizzarra, singolare, fuori dall’ordinario.

Alla voce curioso il Panzini associa i concetti di ridicolo, strambo, stravagante, riferiti a persone e a cose.

Per il Cardinali-Borrelli la curiosità è “disordinata vaghezza di capire, udendo e sperimentando cose disutili, vane e non necessarie. Cosa rara, pellegrina e curiosa”. Pellegrino o peregrino significa(va) raro, prezioso, ricercato, elegante.

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