"Cuore nero", sono tre gli indagati per la guerriglia

I denunciati dalla Digos, che ha analizzato il filmati e consegnato una relazione al procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, appartengono ai centri sociali milanesi

Sono tre le persone indagate a vario titolo per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, per gli scontri avvenuti, sabato scorso  per la riapertura del centro di estrema destra "Cuore Nero". I denunciati dalla Digos, che ha analizzato il filmati e consegnato una relazione al procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, appartengono ai centri sociali milanesi. Uno avrebbe sferrato un pugno ad un agente, mentre gli altri due avrebbero rispettivamente lanciato una bottiglia e una transenna sempre a uomini delle forze dell’ordine. Si tratta di un 40enne con precedenti per furti e rapine, di un 35enne e di un 30enne noto come appartenente ai centri sociali. I tafferugli, durati poco meno di dieci minuti, sarebbe avvenuti dopo una lite tra un esponente della Lega Nord e alcuni manifestanti che partecipavano al presidio contro l’apertura del circolo di estrema destra. Stamattina, nell’ufficio di Spataro, c’è stata una riunione alla quale hanno partecipato anche il capo della Digos, Bruno Megale, e il pm Ida Boccassini.

È probabile che il fascicolo dell’inchiesta, in un secondo momento, venga affidato proprio alla Boccassini. Non è escluso che, da un esame più approfondito dei filmati alcuni scaricati anche da siti Internet, possano esserci nuovi indagati.

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