Non solo smog, ma anche aspirapolveri. La tecnica si chiama eliografia e ad inventarla è stata Katerina Gutierrez, una collega di Alessandro Ricci che crea opere darte utilizzando laria inquinata di Santiago del Cile. La sua tecnica è il combinato disposto di un processo di lavoro manuale e meccanico. Questo procedimento consiste nella formazione delle immagini per mezzo di un sistema di estrazione d'aria. L'artista lavora con lo smog di Santiago del Cile, trasformandola in materia prima, capace di produrre immagini pittoriche e grafiche che si fermano impresse sopra tele preparate.
La tela su cui rimane impressa l'immagine filtra lo smog attratto dal ventilatore. Tra ventilatore e tela è posta una matrice perforata. L'aria passa attraverso le perforazioni della matrice, in questo modo le particelle inquinanti si fermano aggrappate alla tela, impregnando questa di smog.
Le immagini prodotte sono uniche e irripetibili, poiché nonostante ci sia la possibilità che siano ottenute dalla stessa matrice, lo smog che contiene l'aria, la tela sulla quale si impregna l'immagine, il clima in cui è situata l'installazione, il mese dell'anno nel quale è stato svolto il lavoro, sono fattori che provocano infinite variabili. La sperimentazione che avviene durante il processo di formazione dell'immagine, la realizzazione della matrice e il suo utilizzo, sono l'essenza fondamentale di questo lavoro.
«Un giorno - racconta lartista - ho assistito ad un fenomeno: guardando la televisione notai qualcuno che puliva lo schermo dell'apparecchio con una straccio. Quando vidi lo sporco lasciato dall'operazione, mi accorsi che lo smog e la polvere erano in grado di formare uno spessore scuro e grigio e che queste particelle sono ovunque intorno a noi.
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