Daniele Petraroli
Clima sempre più arroventato quello delle elezioni comunali. Dopo laggressione di mercoledì notte al candidato sindaco della Cdl Gianni Alemanno al Laurentino 38 da parte di una ventina di no global, ieri mattina il loro leader in Consiglio comunale Nunzio DErme ha rincarato la dose. «Ma che si aspettava? Sta facendo una campagna dodio e quindi chi semina vento raccoglie tempesta - sono state le parole del capo di Action e candidato della Lista arcobaleno che sostiene Veltroni -. È un incosciente. An è un partito pieno di persone inquisite e corrotte che ha truffato per mantenere il potere». Come se non bastasse, a chi gli chiedeva se la pesante intimidazione ad Alemanno fosse da condannare ha risposto: «Non minteressa».
Immediata la reazione di Alemanno. «Mi hanno circondato, lanciato una bottiglia di birra e sputato. Inoltre un poliziotto della mia scorta è stato ferito al volto con un pezzo di vetro. E se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sulla matrice dellaggressione che ho subìto, adesso li ha fugati la puntuale rivendicazione del consigliere DErme. Daltra parte questa campagna elettorale è cominciata col tentativo di DErme e compagni di non farmi parlare in X municipio e continua allinsegna di una costante rivendicazione dellillegalità e dellintolleranza politica. DErme in consiglio comunale garantisce il cordone ombelicale tra le realtà violente e lamministrazione di centrosinistra». Sempre nella giornata di ieri, intanto, sono stati fermati i responsabili dellaggressione, tutti appartenenti a un centro sociale in zona Laurentina.
Nunzio DErme, daltra parte, non è certo un campione di legalità. Appena tre giorni fa il Tribunale del Riesame ha reiterato nei suoi confronti la richiesta di arresti domiciliari per associazione per delinquere nellambito dellinchiesta sulloccupazione di case da parte di Action. Stesso provvedimento, tra gli altri, anche per Guido Lutrario (eminenza grigia del «Comitato di lotta per la casa») e Giovanna Cavallo, candidata della Lista Arcobaleno al V municipio. La decisione del tribunale riguardava, però, solamente il 2005 ma è negli anni precedenti che DErme colleziona una serie di denunce da guiness dei primati. Dal saccheggio, anzi «esproprio proletario» come lo chiamano loro, del supermercato Panorama e della libreria Feltrinelli del 6 novembre 2004 (richiesta di rinvio a giudizio per concorso in rapina e lesioni personali aggravate) alla manifestazione allEur contro il vertice del consiglio dEuropa del 4 ottobre 2003 (reati contestatigli: resistenza a un pubblico ufficiale con circostanze aggravanti, porto di oggetti e armi atti a offendere e manifestazione a viso coperto), DErme non si è perso nessuna delle grandi manifestazioni organizzate dagli antagonisti capitolini. Così insieme a una serie di denunce per violazione di domicilio per le numerose occupazioni di Action dovrà rispondere anche di quanto accadde il 16 dicembre 2000 nei pressi di Castel SantAngelo. In occasione della visita al Papa del governatore della Carinzia Jorg Haider, i no global diedero vita a una vera e propria guerriglia urbana. Per quellepisodio i reati contestatigli sono molto più numerosi. Si va dalla minaccia e resistenza a un pubblico ufficiale fino allistigazione a delinquere, dalla radunata sediziosa al porto di oggetti e armi atti a offendere e allattentato a impianti di pubblica utilità.
Il leader no global, comunque, è in buona compagnia nella Lista Arcobaleno, organizzata dai disobbedienti per sostenere il sindaco uscente Walter Veltroni. Assieme a lui, infatti, figurano esponenti di primissimo piano dei centri sociali.
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