Cultura e Spettacoli

D’Eusanio: «Torno con la tv verità»

da Roma

«È vero - ammette lei -, è un titolo autobiografico. D'altra parte di che cosa ha bisogno oggi la tv? Di verità. Ed è questo che voglio fare: una televisione più vera». «Si: sembra il titolo personale di Alda - ammette lei -; ma è diverso dai programmi che raccontano storie con artifici, avvicinando il talk alla fiction». Non sapremmo se autobiografico o penitenziale; ma comunque è da questo titolo che, dopo tre anni d'assenza e molte polemiche, Alda D'Eusanio ricomincia. Da Ricomincio da qui, in onda su Raidue da oggi tutti i giorni alle 15.50. Cioè da un programma che non sembra distinguersi da quelli con cui la conduttrice aveva sollevato ascolti e proteste. Ma che (sempre secondo lei) sarebbe addirittura «un'operazione culturale difficile e rischiosa. Oggi infatti la tv è drogata; noi invece vogliamo rimettere al centro della tv la verità, non solo il verosimile. Così ospiteremo persone comuni che, mettendosi a nudo, ci racconteranno i loro problemi. Ne parleremo assieme, coi protagonisti, il pubblico, con degli esperti. E alla fine di ogni puntata essi decideranno se seguire o meno i consigli ricevuti». Si tratta - precisa la conduttrice - di storie assolutamente vere. «Non ci sarà nessuna pruderie, nessun eccesso, nessuna droga. I protagonisti non vengono davanti alla telecamera per giocare, ma per cercare una soluzione». Sta attentissima, la D'Eusanio, a mettere le mani avanti: «Ricomincio da qui non vuol essere tv salvifica. Non sono la Carrà. Voglio solo aiutare chi ha sbagliato; ma la scelta finale spetta a chi si è rivolto a me. Io ascolto come farebbe un'amica: quella che magari, quando si è in difficoltà, non si riesce a trovare». Il ritorno della D'Eusanio su Raidue viene salutato dal direttore Antonio Marano: «È un programma da servizio pubblico. Pur mirando all'ascolto, che inutile negarlo, rimane il nostro primo obbiettivo, Ricomincio da qui vuol approfondire problemi diffusi, che vanno dalla sfera dei sentimenti alle problematiche sociali. E cerca di proporre soluzioni». Tutto questo affidandosi ad una conduttrice «che in questo modo si muove nel suo elemento.

Ritornando alla sua rete, nella sua fascia, ancora a contatto vivo con la gente vera, che lei sa condurre con assoluta padronanza».

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