Lintesa cè anche se non si dice. Il congresso romano della Margherita è iniziato ieri allErgife con due candidature contrapposte: il deputato Riccardo Milana per i rutelliani da una parte e lassessore capitolino al Personale Lucio DUbaldo per i popolari dallaltra. Ma in realtà la trattativa continua (mancherebbero giusto gli ultimi dettagli). E stamattina dovrebbe essere il giorno della ritrovata unità tra i diellini. Anche se più che di accordo sarebbe giusto parlare di tregua, in vista del congresso regionale di fine mese.
Discontinuità rispetto alla gestione di Roberto Giachetti e un maggior numero di delegati al congresso laziale (il 35% non solo degli eletti ma anche degli iscritti). Queste le richieste dei popolari a Milana. In cambio DUbaldo sarebbe disposto a ritirare la propria candidatura. Ma, come specificano dallo staff dello stesso assessore, questo non sarebbe «un accordo politico», bensì un modo per sanare uno strappo allinterno del partito in attesa di unintesa di più largo respiro. Il nodo, insomma, resterebbe tutto da sciogliere. Al centro del confronto resta la carica di coordinatore regionale. Laccordo tra le due correnti è stato già chiuso a livello nazionale e prevede Mario Di Carlo (rutelliano) a capo del partito nel Lazio. I popolari, però, la considerano una candidatura imposta dallalto.
Ieri intanto al congresso è stato il giorno del futuro Partito Democratico.
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