Dacia scopre i grattacieli

Esercitazione per l’esame di giornalismo. Il candidato legga attentamente questi tre frammenti di reportages: 1) «Torno a Parigi che avevo lasciato nella nebbia e la trovo pulita e spazzolata da un vento ghiacciato. La nuova torre, costruita da Gustave Eiffel, è alta 304 metri ed è stata costruita in soli due anni. Farà da ingresso all’esposizione universale del 1889, dopodiché sarà abbattuta»; 2) «Torno a Vienna che avevo lasciato nella nebbia e la trovo pulita e spazzolata da un vento ghiacciato. La nuova ruota panoramica, alta ben 64,5 metri, è ormai terminata nonostante iniziata l’anno passato, nel 1896. Il successo è tale che altre ne hanno progettate a Chicago, Londra a Blackpool»; 3) «Torno a New York che avevo lasciato nella nebbia e la trovo pulita e spazzolata da un vento ghiacciato. Uno si chiede perché i grattacieli newyorkesi sono così belli e commoventi. Credo che la risposta sia una sola: qui i grattacieli sono assolutamente necessari.

Lo spazio scarso ha costretto a costruire verso l’alto». Il candidato, considerando che uno solo dei suddetti reportage è autentico e che è stato scritto da Dacia Maraini sul Corriere della Sera di ieri (non di un secolo fa), ha tre minuti di tempo per indovinare quale.

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