
Roma caput modis? È la domanda del giorno tra gli addetti ai lavori della moda sulle cui agende da metà maggio in poi si susseguono gli appuntamenti nella capitale. Sono in corso ben quattro mostre su diversi aspetti dello stile compresa la terza tappa di Dal cuore alle mani, l'antologica sul lavoro di Dolce & Gabbana che, dopo i trionfi di Milano e Parigi, è approdata (fino al prossimo 13 agosto) al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nella stessa prestigiosa location si può visitare fino al 3 agosto Roma Codex. Si tratta della più grande mostra fotografica mai realizzata in Italia sul lavoro di Albert Watson, l'ottantaduenne maestro del clic che ha firmato almeno 200 copertine di Vogue, l'edizione 2019 del Calendario Pirelli, le immagini dei cartelloni cinematografici di Kill Bill e di Memorie di una geisha oltre ai ritratti più celebri di Albert Hitchcock e Steve Jobs.
«Ho passato 45 notti in giro per Roma a fotografare tutto quello che catturava il mio sguardo - ha detto Watson all'inaugurazione - sono stato come un paparazzo che vede una faccia interessante prima del Colosseo, la scritta sul muro e poi la fontana di Trevi». Il risultato sono 200 fotografie a colori e in bianco e nero esposte senza una logica apparente come nel feed di un Instagram dedicato alla Roma di oggi, sospesa tra la grande bellezza del suo passato e l'incalzante realtà del presente. Non mancano i ritratti dei protagonisti della città: dagli attori come Toni Servillo, Gabriele Lavia, Pierfrancesco Favino ai ballerini che comprendono Eleonora Abbagnato e Roberto Bolle ma anche gli studenti delle scuole di danza passando per gli avventori del Mucca Assassina, le trans in mezzo alla strada, il Cardinale Silvano Maria Tomasi e Giancarlo Giammetti. Proprio lui, storico socio e braccio destro di Valentino, è il vero Deus ex Machina di PM23, il nuovo spazio culturale aperto nell'ottocentesco palazzo di Piazza Mignanelli 23 un tempo sede di Propaganda Fide (un organismo pontificio che si occupa di evangelizzazione) appena trasformato nella Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti.
Per inaugurare questo luogo votato alla bellezza come divinità creatrice di pace e cultura è stata allestita un'emozionante mostra intitolata Orizzonti|Rosso a cura di Anna Coliva (storica direttrice della Galleria Borghese di Roma) con Pamela Goblin (chief curator del Mad Musée des Arts Décoratifs di Parigi). Le due signore hanno unito le loro enciclopediche conoscenze per recuperare ed esporre con rara eleganza 50 vestiti rossi creati da Valentino dal 1959 (l'anno in cui ha lanciato la sua griffe e aperto il primo atelier a Roma) al 2008 (l'anno dell'addio alle passerelle) in costante e perfetto dialogo con 35 opere d'arte firmate Fontana, Basquiat, Picasso, Burri, Boetti, Schifano, Louise Bourgeis e tanti altri. La mostra (gratuita fino al 10 giugno, poi con ingresso e prenotazione fino al 30 ottobre) si apre con una gigantesca scultura di Jeff Koons all'ingresso della sala in cui è esposto il modello Fiesta con cui Valentino comincia a esplorare le 550 sfumature di rosso della sua alta moda.
Il finale è una Madonna lignea di Francesco Vezzoli che versa lacrime di sangue. «Viviamo in un brutto momento dice Giammetti - c'è una bruttezza diffusa nei pensieri, nelle azioni, in tutto. Quindi questa bellezza di cui parliamo noi è al tempo stesso un omaggio e una speranza: non cambieremo il mondo, ma se non altro esaltiamo una cosa che potrebbe essere un buon ingrediente per salvarlo». Coliva ci spiega che la corrispondenza d'amorosi sensi tra Valentino e il rosso coincide con l'anno del primo taglio di Fontana per Concetto spaziale qui presente in una sensazionale versione scarlatta. Imperdibile anche la mostra inVisibili.
Le Pioniere del cinema promossa dal Ministero della Cultura e organizzata dall'Archivio Luce di Cinecittà fino al 28 settembre all'istituto Centrale per la Grafica di Roma. Il percorso espositivo prevede 30 tappe, una per ogni pioniera del cinema da Elvira Notari (prima donna regista del nostro Paese) alle dive del muto come Adriana Costamagna e Bianca Guidetti Conti.