da Roma
Gli ultimi ad avere annunciato una manifestazione di piazza sono i motociclisti. Sabato mattina, in sella alle due ruote, si ritroveranno a Milano e a Roma per protestare contro le «vessazioni» di una Finanziaria che «aumenta i bolli del 100 per cento». Stessa motivazione per le associazioni dei consumatori Adusbef, Codacons e Contribuenti.it che invitano gli automobilisti a spegnere il motore alle 12 in punto. Ma il variegato fronte anti manovra, che accomuna sindacati, associazioni datoriali, professionisti e lavoratori precari, continua ad allargarsi. E si profilano proteste che potrebbero creare disagi. Dopo lastensione dal lavoro dellUniversità e della ricerca, toccherà ai vigili del fuoco che hanno indetto uno sciopero generale il 6 dicembre. Le loro richieste sono state disattese e la manovra del governo Prodi - sostengono - può «mettere a rischio persino lattività di soccorso».
Prende quota anche la protesta della scuola. Gli insegnanti che aderiscono al principale sindacato autonomo dellIstruzione, lo Snals, sciopereranno il 7 dicembre per protestare contro una Finanziaria definita «inaccettabile». Annunciano proteste anche professori precari riuniti in un Comitato; arrabbiati in eguale misura con lesecutivo e con i sindacati confederali che hanno «barattato il rinnovo del contratto con le nostre richieste».
Due giorni prima, il 5 dicembre, sarà la volta delle forze dellordine che scenderanno in piazza per una manifestazione nazionale indetta dalla Consulta Sicurezza e dal Cocer dei carabinieri. In mobilitazione permanente anche la polizia penitenziaria e i dipendenti della giustizia aderenti allUgl, il sindacato vicino alla destra che ha già manifestato in piazza e ora sta organizzando un tour della segreteria nelle principali città italiane per spiegare ai lavoratori le ragioni del no alla manovra.
Ma non sono nemmeno esclusi altri scioperi organizzati da sindacati che aderiscono a Cgil, Cisl e Uil, le tre confederazioni che hanno promosso la Finanziaria. Ancora in forse lo sciopero generale dei metalmeccanici, mentre sul rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale e delle ferrovie il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha minacciato lastensione dal lavoro: «Se questi problemi non dovessero essere risolti, è inevitabile una iniziativa di sciopero».
E non abbassano la guardia nemmeno le piccole imprese.
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