Ora siamo al sesso in Caos Calmo, che a occhio non dovrebbe rientrare neanche fra le seste o settime emergenze dell’umanità. Si obietterà che a parlare non è stata la Cei in quanto tale, ma un suo pur autorevole rappresentante. Però non si può non tenere conto di come il messaggio venga poi inevitabilmente semplificato. Infatti ieri, sui siti internet di tutti i quotidiani, i titoli attribuivano l’iniziativa all’intero collegio: «Caos calmo, affondo della Cei»; «I vescovi all’attacco di Caos Calmo»; «La Cei attacca: sesso troppo spinto»; «I vescovi: troppo sesso e poco amore nel film». Qualcuno parlerà di indebita ingerenza? Di intervento a gamba tesa? Non ho visto Caos Calmo, ho solo potuto sbirciare qualcosa della scena incriminata sul web, ed è stato proprio il monsignore intervenuto ieri a informarmi dell’esistenza del filmato su You Tube.
Le immagini non sono chiarissime e non so se si sia davvero andati oltre i limiti, ammesso che al giorno d’oggi esistano ancora dei limiti. Lietta Tornabuoni ha scritto sulla Stampa che, al contrario, lo spezzone non vale il can can che ha provocato: Nanni Moretti tocca un capezzolo di Isabella Ferrari come se premesse il campanello dell’interno sei. Fatto sta che la denuncia del vescovo ha riportato il film al centro dell’attenzione e tra gli italiani si è aperto un dibattito: ma è lato A o lato B? Chi ha visto il film giura che non si capisce, e allora si va alla ricerca di chi ha letto il libro di Veronesi per saperne di più. Su un sito è partito addirittura un sondaggio: secondo voi davvero certe scene suscitano fantasie che, come dice la Cei, sfociano nella violenza? Il 20,35 per cento ha risposto di sì, il 18,58 no ma si poteva evitare, il 61,06 la ritiene invece «una scena come tante altre», non si capisce se viste al cinema o vissute.
La maggioranza è dunque compatta: giù le mani dalle mani sulla Ferrari, dice, e alla Chiesa ricorda il vecchio motto «peccato
di pantalone/pronta assoluzione». E intanto i furbetti del cinemino, che con un po’ di vedo-non-vedo hanno fatto parlare del film come se si trattasse del nuovo Via col vento, ringraziano per l’ennesimo spot «a gratis».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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