Dalle mele nuovi farmaci contro il diabete

(...) Ma non è tutto. Nel lavoro del «Faseb Journal» è stato anche dimostrato che l’Aba stimola direttamente, in cellule rispondenti all’insulina, gli stessi effetti indotti dall’insulina stessa, e cioè il consumo di glucosio che contribuisce alla diminuzione della glicemia nei soggetti sani e determina al tempo stesso un equilibrato metabolismo nell'uomo. «L’acido abscissico - prosegue il ricercatore - sia proveniente dalla dieta sia prodotto nell’uomo dopo pasti contenenti carboidrati (cioè glucosio), ha una doppia benefica azione perché stimola la produzione di insulina nel pancreas endocrino e attraverso gli stessi meccanismi molecolari dell’insulina, abbassa la glicemia».
La ricerca è stata svolta in collaborazione con gruppi clinici, diretti da Giovanni Murialdo (Genova) e da Francesco Beguinot (Napoli), entrambi endocrinologi. Collabora anche l'Azienda Dompé Pharma. (L’Aquila), per via dell’interesse industriale per i risultati dei biochimici genovesi, nella fondata prospettiva di sviluppare farmaci antidiabetici di nuova generazione. Infatti, il gruppo di Elena Zocchi ha già sintetizzato e brevettato analoghi chimici dell’Aba i cui effetti funzionali «in vitro» sono superiori a quelli dell’Aba stesso.
La ricerca in oggetto fa parte della filiera sulla scoperta di nuovi farmaci, da anni molto attiva al Cba che si sta dimostrando un centro di eccellenza internazionale nei settori della ricerca biomedica, del trasferimento al mondo delle imprese e dell'alta formazione. Il Centro sta funzionando come ente gestore del Polo d’Innovazione Tecnobionet della Regione Liguria, presieduto da Gianmario Sambuceti, a cui afferiscono 20 soggetti pubblici e privati attivi nella ricerca, innovazione e produzione.
Questi studi puntano a sviluppare nuove strategie per la terapia del diabete mellito, che presenta una frequenza sempre più elevata, soprattutto nella forma di tipo 2 (il 90 per cento dei casi). I numeri attuali sono oltre 300 milioni nel mondo, e 80mila persone ammalate in Liguria, ma questi numeri stanno rapidamente aumentando.

Le complicanze del diabete (renali, oculari, neurologiche e cardiovascolari), che colpiscono soprattutto i soggetti anziani, sono tali da peggiorare fortemente la qualità di vita dei pazienti e, tra l’altro, richiedono costi sanitari molto alti.

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